Considerati ammissibili solo gli emendamenti che propongono disposizioni ulteriori rispetto a quelle contenute. Prosegue l’iter dell’emendamento sulla stabilizzazione dei precari dell’ISS

Improponibile l’emendamento al decreto Milleproroghe depositato da Forza Italia e appoggiato dalle Regioni, con cui si chiedeva che il taglio dei fondi accessori del contratto nazionale di medici e dirigenti del sistema sanitario proseguisse per tutto il 2017. Lo ha stabilito la Commissione Affari Costituzionali del Senato scongiurando così un’ipotesi che nei giorni scorsi aveva determinato la dura presa di posizione delle sigle aderenti all’Intersindacale medica che avevano parlato di ‘rapina a mano armata’, sottolineando come il “saccheggio dei fondi contrattuali sanitari” vada ormai avanti da cinque anni.
Il Vice presidente della I Commissione di Palazzo Madama, Salvatore Torrisi, nel comunicare gli emendamenti cassati – circa la metà di quelli presentati – ha spiegato che sono stati considerati ammissibili gli emendamenti che modificano il testo del decreto-legge o che comunque sono in correlazione diretta con le disposizioni che vi sono contenute. Tra quelli che propongono disposizioni ulteriori, sono stati considerati proponibili gli emendamenti che recano la proroga o comunque la definizione nel tempo dell’efficacia di disposizioni legislative e di regimi giuridici. Dalle proroghe sono escluse, in ogni caso, quelle relative ai termini di delega legislativa.
Prosegue, invece, sempre per quanto riguarda l’area sanitaria, l’iter dell’emendamento relativo alla stabilizzazione dei precari dell’Istituto Superiore di Sanità che prevede, per il triennio 2017-2019 la possibilità per l’Istituto di bandire procedure concorsuali, per titoli ed esami, per assunzioni a tempo indeterminato di personale non dirigenziale, per 230 unità complessive, al fine di favorire una maggiore e più ampia valorizzazione della professionalità acquisita dal personale con contratto di lavoro a tempo determinato.

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