Tre ginecologi e due ostetriche sono finiti sul registro degli indagati della Procura di Vicenza per il decesso di una bimba, morta appena sei ore dopo la nascita. Un atto dovuto in vista dello svolgimento dell’esame autoptico

E’ morta appena sei ore dopo la nascita in seguito a un attacco cardiaco, presso il reparto di ostetricia dell’Ospedale Alto Vicentino. La vicenda risale allo scorso 12 luglio.
Secondo quanto riportato dalla dall’Azienda Ulss 7 Pedemontana, la mamma, alla terza gravidanza, era stata ricoverata per prodromi di travaglio, spontaneamente avviatosi durante la notte precedente. La donna, originaria del Ghana, era alla quarantesima settimana di gestazione.

La paziente è stata sottoposta a un taglio cesareo d’urgenza a causa del sopraggiungere di una bradicardia fetale, ovvero uno scompenso nel battito del feto. La bambina è stata estratta alle 8.30 del mattino in condizioni già critiche, “atonica” e “cianotica”.

La neonata è stata subito intubata per l’assenza di respirazione spontanea.

E’ stata assistita con massaggio cardiaco, trasferita in Terapia Intensiva Neonatale e sottoposta a tutti gli interventi terapeutici necessari. Alle 14.30 circa, tuttavia, è sopraggiunto il decesso.

La mamma è stata informata con il supporto della Psicologia clinica. Gli stessi operatori coinvolti, con la Direzione Medica ospedaliera, hanno esaminato l’intero percorso assistenziale chiedendo all’Azienda Ospedaliera di Padova il riscontro autoptico.

La stessa istanza è arrivata nelle scorse ore anche dalla Procura della Repubblica di Vicenza. Il Giudice ha provveduto quindi, come atto dovuto in vista di una accertamento irripetibile, a spiccare 5 avvisi di garanzia. Nel registro degli indagati sono finiti, nello specifico, tre medici ginecologi e due ostetriche.

L’Ulss 7 Pedemontana ha espresso compartecipazione, con tutti i suoi operatori, al dolore dei genitori, L’Azienda sanitaria, inoltre, si ha manifestato la piena disponibilità a collaborare con il magistrato per fare luce sulla tragedia.

 

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