Gli inquirenti sono al lavoro in Abruzzo per chiarire le cause del decesso di una donna di 48 anni, morta dopo un intervento chirurgico effettuato all’Ospedale di Ortona

E’ morta dopo un intervento chirurgico per cause ancora da chiarire. La donna, 48enne originaria della Lombardia ma residente a Vasto, era giunta lo scorso 11 settembre presso il locale presidio ospedaliero con una sofferenza che si protraeva da giorni.

Secondo quanto riportato da fonti di stampa locale, i medici le avevano diagnosticato una subocclusione intestinale. Da qui la decisione di disporne lo spostamento per una colonscopia presso il nosocomio di Ortona, presidio specializzato in questo tipo di interventi.

A Ortona sarebbero la donna sarebbe stata sottoposta a un intervento chirurgico d’urgenza, sembrerebbe per l’istallazione di uno stent al colon. Dopo l’operazione, la paziente è stata trasferita all’ospedale di Lanciano, presidio dotato della Rianimazione, dove però sarebbe giunta in condizioni già critiche. Nonostante i disperati tentativi del personale sanitario di salvarle la vita, la donna non ce l’ha fatta.

L’Azienda sanitaria ha chiarito che la segnalazione di evento avverso, come viene definita in questi casi, è partita direttamente dalla direzione sanitaria ed era rivolta alla Procura di Chieti già prima del decesso della paziente.

In seguito al tragico epilogo, il sostituto procuratore ha quindi aperto un’inchiesta per fare chiarezza sull’accaduto disponendo l’acquisizione delle cartelle cliniche presso i tre nosocomi in cui la signora è transitata. L’ipotesi di reato è omicidio colposo, ma al momento il fascicolo sarebbe contro ignoti. Non risulterebbero infatti indagati.

Nelle prossime ore la magistratura dovrebbe disporre l’autopsia sul corpo della signora. Dall’esame necroscopico si attendono le prime risposte circa le cause del decesso. Elementi che potrebbero contribuire a fare luce su eventuali responsabilità mediche nella gestione della paziente.

 

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