Un cardiologo dell’ospedale di Pozzuoli è stato iscritto nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sul decesso di un 38enne morto nel corso di una angioplastica

La Procura della Repubblica di Napoli ha aperto un’inchiesta sul decesso di un ragazzo di 38 anni morto nel corso di una angioplastica all’ospedale di Pozzuoli. Il decesso risale alla notte tral’8 e il 9 giugno.

Il ragazzo era arrivato in Pronto soccorso dopo che nel pomeriggio aveva accusato attacchi di vomito. In base alla versione fornita dalla Asl Napoli 2 Nord è stato immediatamente preso in carico dall’equipe dei sanitari nella sala del codice rosso. Essendo stato riscontrato un infarto in corso è quindi stato sottoposto al trattamento farmacologico previsto dal caso.

Meno di 40 minuti dopo il paziente è stato trasferito nella sala di emodinamica per essere sottoposto a un intervento di angioplastica. Tale tempistica, secondo l’Azienda sanitaria, sarebbe “in linea con le migliore esperienze di gestione delle emergenza cardiologica italiana e internazionale”.

Nel corso dell’operazione sarebbe sopraggiunta una nuova crisi cardiaca.

Evento – sottolinea ancora la struttura – “che può verificarsi nei casi di infarti acuti di particolare gravità”. A quel punto sarebbero accorsi dai propri reparti due medici rianimatori e un cardiologo. Tuttavia, “nonostante le ripetute manovre rianimative messe in atto nei minuti immediatamente seguenti la crisi, non è stato possibile salvare la vita al paziente”.

I familiari però chiedono che venga fatta piena luce sulla vicenda. Vogliono sapere se il loro caro si poteva salvare e se le procedure siano state applicate in maniera corretta. La magistratura ha quindi avviato le indagini iscrivendo nel registro degli indagati il cardiologo responsabile del laboratorio di emodinamica.

Intanto sul corpo della vittima è stato effettuato l’esame autoptico. Si attendono, dunque,  le relazioni dei periti incaricati di effettuare gli accertamenti medico legali per capire le cause che hanno provocato il decesso e la sussistenza di eventuali responsabilità mediche nella vicenda.

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