La sindrome di De Quervain è un’infiammazione della guaina che avvolge i tendini del pollice. Colpisce le neomamme e chi, per lavoro, utilizza molto le mani tenendo il pollice esteso e abdotto

Nel mio lavoro quotidiano mi capita molto spesso di incontrare neomamme con forti dolori ad uno o entrambi i pollici. Il dolore appare sempre quando prendono i loro piccoli tra le braccia ed è talmente forte da impedire loro spesso di godersi quei momenti.

La sindrome di De Quervain è un’infiammazione della guaina che avvolge due particolari tendini: l’abduttore (che allontana) e l’estensore (che tira in su) del pollice.

Ora prova a pensare al movimento che fai con le mani per afferrare un neonato e sollevarlo dalla culla… si… utilizzi proprio quei tendini. In effetti la mano è posizionata a “coltello” con il pollice ben rivolto in alto e per lo più verso l’esterno.

Sembrerebbe ancora una volta che la sindrome sia da over-use, e in effetti è così. Si può anche generare una sporgenza dolente, più o meno accentuata, in corrispondenza del tendine.

La sindrome di De Quervain comunque non colpisce solo le neomamme. Essendo una sindrome da utilizzo eccessivo infatti affligge anche chi per lavoro utilizza molto le mani, soprattutto attraverso il movimento descritto sopra.

Non rari sono i casi di chi scrive molto al pc senza utilizzare il pollice per digitare. In questo caso infatti la mano rimane orizzontane alla tastiera ma il pollice, considerato un ingombro, viene esteso e abdotto per essere tenuto il più lontano possibile dalla tastiera.

Veniamo al trattamento sanitario.

Anzitutto come sempre la diagnosi medica è fondamentale per effettuare le giuste terapie. Nella maggior parte dei casi: riposo con tutore e laser Nd-Yag.

A completamento si possono utilizzare anche ultrasuono ed elettroporazione di Ozono. Nei casi più complessi anche terapia anti infiammatoria prescritta dal medico. Raro, invece, l’intervento chirurgico.

Ma i miei articoli si caratterizzano per l’auto-trattamento, quindi vediamo cosa si può fare in autonomia per ridurre la sintomatologia. Crioterapia, cioè ghiaccio almeno un paio di volte al giorno in fase acuta e poi stretching.

L’esercizio di allungamento fondamentale consiste nel chiudere con delicatezza, il pollice nel pugno. Mantenere la mano in verticale e lentamente abbassare le nocche delle dita verso il basso. In pratica devi eseguire il movimento opposto a quello dell’auto-stop! Quando la tensione diviene quella tipica dello stretching, mantieni la posizione per 40 secondi.

Infine, seppur l’auto-trattamento porti ad enormi risultati nella riduzione della sintomatologia, per risolvere definitivamente il problema ti consiglio di affidarti all’esperienza del fisioterapista che ti insegnerà come eseguire tutti i movimenti in modo corretto.

Dr. Paolo Scannavini
pscannavini@gmail.com
Fisioterapista e Kinesiologo

 

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LA RIZOARTROSI: COME COMBATTERE IL DOLORE ALLA BASE DEL POLLICE

 

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