Nesso di causalità: con questo secondo capitolo continua il viaggio nello studio delle Malattie Professionali

In questa puntata si affronta il tema in generale del nesso di causalità delle tecnopatie. Si riportano i Dati Epidemiologici e Statistici (pubblicati da INAIL – Settore Ricerca) relativi agli anni 2011 – 2012 che, mentre confermano un trend verso l’alto delle denunce e degli indennizzi per le malattie dell’apparato muscolo scheletrico, mostrano un costante contenimento circa l’emersione dei tumori professionali tuttora, quindi, “tumori perduti“. Segue un paragrafo intitolato “Lotte operaie del secondo biennio rosso, L’articolo 9 dello Statuto dei Lavoratori e La nuova figura del Medico Competente“, si è compiuto un affondo sui temi del titolo. Si è cercato di rappresentare da un lato il progresso della prevenzione delle tecnopatie in ambito del lavoro e dall’altro la contraddittorietà di talune normative come quella riguardante lo stato giuridico del Medico Competente. In un’epoca ancora caratterizzata da tensioni sociali, seppure non sfocianti – almeno di recente – in atti di rivendicazione violenta, è sempre non spenta la polemica anche a livello di aspro dibattito politico tra i sostenitori di un “neo liberismo“, i quali vorrebbero ulteriormente ridimensionare lo “Stato Sociale“ (anche forti di precedenti decisioni di parte “ giuslavorista “ dei Sindacati) e coloro che, viceversa, sulla tradizione dell’impegno dello Stato nel secondo dopoguerra in ambito della tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini in generale, resistono ai tentativi di scompaginamento dei diritti dei lavoratori. Pertanto qui viene sostenuto che il Monopolio dell’I.N.A.I.L. nell’Assicurazione Previdenziale – obbligatoria – contro gli Infortuni e le Malattie Professionali, a cui è dedicato un omonimo paragrafo, costituisce un carattere fondamentale nella tutela dei diritti dei lavoratori. Quindi segue il paragrafo “Giurisprudenza della Corte Costituzionale e della Corte di Cassazione Sezione Lavoro “ che rimarca la differenza normativa e giuridica tra le Malattie Professionali Tabellate e quelle Non Tabellate e contestualmente rievoca le tappe storiche di come si è pervenuti in Italia al “ sistema misto “ circa l’indennizzo delle malattie professionali. Viene quindi sottolineata, come è previsto dalla dottrina e dalla giurisprudenza della Corte Costituzionale e della Corte di Cassazione Civile Sezione Lavoro, la differenza radicale che regna sovrana tra lo studio del nesso causale fra le Malattie Professionali Tabellate e quelle Non Tabellate. Per le prime esistono l’inversione dell’onere della prova e quindi la “presunzione legale di origine” (criterio volutamente previsto dalla legge come favorevole al lavoratore assicurato). E’ l’Istituto Previdenziale che deve fornire la prova contraria della origine non professionale dell’infermità. E la prova contraria che deve fornire l’INAIL deve avere carattere di certezza, non deve essere aleatorio e non può seguire “criteri probabilistici “.   Per le seconde viceversa è il lavoratore che deve fornire all’INAIL la prova semplice e non ardua prova della origine lavorativa della patologia denunciata come professionale. Come sempre avverrà, nel prosieguo dell’opera, il Capitolo prevede al suo termine una sezione “ Ulteriori letture consigliate “, oltre quelle che vengono citate nel corso del testo. Leggi il secondo capitolo: Il nesso di causalità delle malattie professionali

Dr. Carmelo Marmo (Specialista in Medicina Legale)

Leggi anche: PRIMO CAPITOLO
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