Sono in arrivo per gli avvocati i nuovi compensi per la negoziazione assistita, introdotti dal decreto firmato dal Ministero della Giustizia

In arrivo i nuovi compensi per la negoziazione assistita. Lo schema di decreto firmato dal Ministro della giustizia ha infatti proposto l’introduzione di un’apposita tabella per la negoziazione assistita e i procedimenti di mediazione.
Una importante novità per gli avvocati, quella dei nuovi compensi per la negoziazione assistita e la mediazione.

Compensi che, oggi, non sono espressamente contemplati dai parametri forensi e che, quindi, si assestano quasi sempre su valori troppo bassi.

Ma adesso questa situazione cambierà.
Il Ministro della giustizia ha infatti firmato e trasmesso al Consiglio di Stato un decreto con il quale ha stabilito una nuova determinazione dei parametri professionali. Questa andrà a modificare il dm n. 55/2014 attualmente vigente, prevedendo anche l’introduzione di un’apposita tabella per le procedure conciliative.

Ma come saranno stabiliti questi compensi?

Il procedimento di mediazione e la procedura di negoziazione assistita vengono suddivisi in tre fasi.
Per ognuna di esse, è previsto un apposito compenso: la fase della attivazione, la fase di negoziazione e la fase di conciliazione.
Vediamo dettagliatamente in che modo verranno suddivisi i compensi in questione.
Per la fase dell’attivazione verranno divisi come segue.
60 euro – per lo scaglione di valore compreso tra 0,01 euro e 1.100,00 euro,
270 euro – per lo scaglione di valore compreso tra 1.100,01 euro e 5.200,00 euro,
420 euro – per lo scaglione di valore compreso tra 5.200,01 euro e 26.000,00 euro,
510 euro – per lo scaglione di valore compreso tra 26.000,01 euro e 52.000,00 euro,
960 euro – per lo scaglione di valore compreso tra 52.000,01 euro e 260.000,00 euro,
1.305 euro – per lo scaglione di valore compreso tra 260.000,01 euro e 520.000,00 euro.

Per quanto concerne la fase di negoziazione il compenso verrà invece diviso come segue.

120 euro – per lo scaglione di valore compreso tra 0,01 euro e 1.100,00 euro,
540 euro – per lo scaglione di valore compreso tra 1.100,01 euro e 5.200,00 euro,
840 euro – per lo scaglione di valore compreso tra 5.200,01 euro e 26.000,00 euro,
1.020 euro – per lo scaglione di valore compreso tra 26.000,01 euro e 52.000,00 euro,
1.920 euro – per lo scaglione di valore compreso tra 52.000,01 euro e 260.000,00 euro,
2.610 euro – per lo scaglione di valore compreso tra 260.000,01 euro e 520.000,00 euro,

Infine, per la conciliazione, il compenso si dividerà in questo modo.

180 euro – per lo scaglione di valore compreso tra 0,01 euro e 1.100,00 euro,
810 euro – per lo scaglione di valore compreso tra 1.100,01 euro e 5.200,00 euro,
1.260 euro – per lo scaglione di valore compreso tra 5.200,01 euro e 26.000,00 euro,
1.530 euro – per lo scaglione di valore compreso tra 26.000,01 euro e 52.000,00 euro,
2.880 euro – per lo scaglione di valore compreso tra 52.000,01 euro e 260.000,00 euro,
3.915 euro – per lo scaglione di valore compreso tra 260.000,01 euro e 520.000,00 euro,
Ma le novità non finiscono qui.
Oltre ai nuovi compensi per la negoziazione assistita, ci sarà l’apposizione di limiti alla discrezionalità dei giudici nella liquidazione dei compensi degli avvocati. Questo con la possibilità di diminuire i valori medi delle tabelle al massimo del 50% e del 70% per l’attività istruttoria. Previsto, inoltre,l’aumento del compenso unico in caso di assistenza a più soggetti.
Quest’ultimo, in particolare, dovrebbe essere pari al 30% per ogni soggetto oltre il primo, fino a dieci, e pari al 10% per ogni soggetto oltre i primi dieci, sino a massimo trenta.

Arriva inoltre la riduzione del compenso liquidabile per l’assistenza di un solo soggetto.

Ciò avverrà nel caso in cui, ferma l’identità di posizione processuale dei vari assistiti, la prestazione professionale nei loro confronti non comporti l’esame di questioni di diritto e di fatto specifiche e distinte, fissandola in massimo il 30%.
Infine, per la fase introduttiva del giudizio dinanzi al TAR o al Consiglio di Stato viene fissato un aumento di regola sino al 50% se sono proposti motivi aggiunti.
 
 
 
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