Manca un metodo scientifico, basato sulla ‘value’ e sull’efficacia, per la definizione e l’aggiornamento della prestazioni

Nonostante i numerosi elementi positivi, il Dpcm di definizione e aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza presenta delle criticità strutturali. Lo ha evidenziato il Presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, durante un’audizione in Commissione Igiene e Sanità in Senato.

In particolare Gimbe evidenzia come il nuovo testo non confermi in maniera esplicita alcuni importanti principi del Dpcm del 29 novembre 2001, di cui è integralmente sostitutivo. La mancanza maggiore sarebbe quella di “un metodo rigoroso per favorire un adeguato trasferimento delle migliori evidenze nella definizione e aggiornamento delle prestazioni” senza il quale, precisa Cartabellotta, “i Lea inevitabilmente finiscono per includere prestazioni dal ‘value’ basso o addirittura negativo, ed escludono alcune prestazioni dall’elevato ‘value'”.

L’esempio portato da Cartabellotta è quello dell’adroterapia per i tumori pediatrici che, pure in assenza di prove di efficacia, è inclusa nell’elenco, mentre resta fuori la telemedicina per il monitoraggio domiciliare dei pazienti con scompenso cardiaco, nonostante sia esplicitamente prevista dal Piano nazionale della cronicità, già approvato dalla Conferenza Stato-Regioni.

Considerato che “nel Ssn esistono innumerevoli asimmetrie informative che alimentano consumismo sanitario e sprechi, è indispensabile un metodo ‘evidence & value-based’ per aggiornare i Lea, per garantire ai cittadini servizi e prestazioni efficaci ed appropriate”. Occorre infine, per il presidente della Fondazione Gimbe, una netta presa di posizione sulla necessità di investimenti dedicati alla ricerca comparativa, nella misura di un percentuale del Fondo sanitario pari allo 0,5-1%: “per numerose prestazioni sanitarie –  conclude Cartabellotta – non esistono adeguate prove di efficacia, ma sembra che il Ssn preferisca rimanere un ‘acquirente disinformato’ piuttosto che investire in una strategia di ricerca e sviluppo”.

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