Frittelli (Federsanità ANCI): “l’ obbligo assicurativo è l’opportunità concreta di restituire la serenità agli operatori sanitari e al contempo tutelare il paziente”. 

Attesi i decreti attutativi sull’ obbligo assicurativo stabilito dalla legge Gelli-Bianco, dopo l’attuazione dei primi due che hanno reso operativa la legge in tempi eccezionali.

Abbiamo raggiunto al telefono la presidente di Federsanità ANCI Tiziana Frittelli con cui abbiamo ragionato sull’importanza dell’ obbligo assicurativo nel comparto sanitario.

Dottoressa Frittelli in prima battuta Le chiederei un’opinione generale sulla legge relativa alla responsabilità professionale sanitaria.

La legge 8 marzo 2017, n. 24. “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie” è una buona legge che alla prova dei fatti, con il tempo, sarà migliorabile ma ha sicuramente ottimi punti di partenza.

La vera novità è l’obbligatorietà, anticipata nella finanziaria 2016, è la creazione all’interno di ogni struttura sanitaria pubblica/privata dell’unità di risk management al fine di promuovere azioni preventive dei rischi.

Ritengo, inoltre, vada fatto un plauso al Parlamento che ha rapidamente approvato questa importante legge e il Governo per essersi impegnato a renderla operativa concretamente.

Una situazione eccezionale visto che ci troviamo in un paese in cui la legislazione di secondo livello interviene molto dopo il primo, così da avere di fatto una mancata operatività della legge stessa.

Si riferisce ai decreti attuativi dell’agosto e settembre scorso.           

Esattamente. Dopo i primi due decreti attuativi della legge sulla responsabilità professionale, il mondo sanitario è in attesa dei decreti in materia assicurativa, di cui agli artt. 10 e 14 della legge 24/2017, vero punto di snodo per la sostenibilità del sistema.

Il D.M. 29 settembre 2017 si riferisce  alla istituzione dell’Osservatorio nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza nella sanità.

Il D.M. 2 agosto 2017 prevede invece l’istituzione e la regolamentazione dell’elenco che individua gli enti e istituzioni pubbliche e private nonché le società scientifiche e le associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie che devono elaborare le linee guida.

Quale importanza rivestono i decreti attuativi sull’obbligo assicurativo?

I decreti attuativi sull’obbligo assicurativo sono di fondamentale importanza. La legge Gelli-Bianco rendendo obbligatorio ciò che il precedente decreto Balduzzi rendeva solo raccomandabile prospetta l’opportunità concreta di restituire la serenità agli operatori sanitari e al contempo tutelare il paziente.

Condizioni che attualmente non si realizzano per diversi fattori. Innanzitutto in questi anni si è consumata una frattura culturale che ha allontanato il mondo sanitario da quello reale.

Si è poi diffusa l’opinione che si abbia il diritto di essere guariti, quando l’unico diritto che ci spetta è quello di ricevere ottime cure.

Per garantire la sanità pubblica è necessario che i lavoratori del comparto medico possano operare in condizioni ottimali di tutela. La scelta del doppio binario di responsabilità contrattuale nei confronti della struttura e sull’extracontrattuale nei confronti del medico per l’appunto, è quindi strategica.

Si tutela, inoltre, maggiormente il paziente sia sotto il punto di vista dell’onere della prova che sotto il punto di vista della decadenza per l’azione di risarcimento e di responsabilità.

Concretamente cosa si può quindi fare?

Per favorire la tutela degli operatori sanitari e dei cittadini è necessario che si creino delle strutture interne di gestione del contenzioso – soprattutto nel caso dell’auto gestione assicurativa – che possano evitare le situazioni di criticità.

La presenza di figure professionali specialistiche potranno così gestire l’intero iter del contenzioso nel miglior modo possibile.

Specificatamente cosa prevedono questi decreti e quando verranno emanati secondo Lei?

I decreti attutativi attesi andranno a disciplinare nel concreto l’obbligo assicurativo. Stabiliranno requisiti minimi delle polizze assicurative con i relativi massimali differenziati, le classi di rischio, i requisiti minimi di garanzia e la disciplina delle auto-ritenzioni.

Il MiSE sta lavorando alla stesura di questi decreti e il Ministero della Salute ha dato piena disponibilità ad esaminare i testi non appena perverranno.

Auspico che ci sia una tempestiva approvazione delle tabelle risarcitorie per cercare di delimitare il perimetro del rischio assicurativo in maniera tale da attrarre di nuovo le compagnie assicurative.

L’obbligo assicurativo così come disciplinato lasca l’onere sulle strutture sanitarie. Ci può spiegare in concreto cosa significa?

Lasciare l’onere sulle strutture significa in concreto – soprattutto per ciò che concerne le strutture pubbliche – che l’onere è sul fondo sanitario nazionale che è sempre lo stesso fondo dal quale si attinge per le cure; mentre per le strutture private significa attingere dal loro patrimonio personale.

Questo dato associato all’universalismo delle cure e il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione, pongono seri problemi di sostenibilità del sistema e di sufficienza delle risorse.

È necessario quindi, nell’attuale sistema che prevede l’ obbligo assicurativo ci sia una mitigazione anche nelle tabelle risarcitorie.

Il prelievo dal fondo sanitario nazionale, sotto il profilo del danno biologico, non deve incidere con misure pesanti che finirebbero per intaccare il principio dell’universalismo assistenziale.

Possiamo ritenere che l’obbligo assicurativo, tutelando di più la figura del medico, possa arginare il problema della medicina difensiva?

La medicina difensiva è conseguenza anche del fatto che la nostra società ha trasformato le prestazioni sanitarie in obbligazioni di risultato piuttosto che di mezzo. Ho ragione di ritenere che ci voglia del tempo.

E’ necessario infatti far sedimentare la legge e i suoi decreti attuativi, per raccoglierne poi i frutti e valutare eventuali migliorie.

 

Barbara Zampini

 

 

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