Sette Regioni sottoposte alla disciplina dei Piani di rientro, di cui 4 commissariate. Per quest’ultime previste misure sanzionatorie tra  cui il divieto di effettuare spese non obbligatorie

Sono sette le Regioni attualmente sottoposte alla disciplina dei Piani di rientro in Sanità e sono tutte al Centro-Sud. Si tratta, nello specifico, di Puglia, Abruzzo, Sicilia, Calabria, Campania, Lazio e Molise. Di queste, le ultime quattro sono commissariate.

Il Ministero della Salute ha pubblicato sul proprio sito i risultati delle verifiche da parte dei Tavoli di monitoraggio che si sono svolte lo scorso luglio al ministero dell’Economia. Sotto la lente di ingrandimento, in particolare, i seguenti aspetti: gestione a consuntivo dell’anno 2017; esame dello stato patrimoniale 2017; verifica dell’attuazione dei programmi operativi 2016-2018; verifica degli adempimenti 2016 e pregressi.

In sei Regioni – Lazio, Abruzzo, Campania, Sicilia, Calabria, Puglia – i Piani di rientro stanno proseguendo attraverso i programmi operativi 2016-2018.

Per il Molise è intervenuta una particolare disposizione che ha previsto la definizione di un Programma operativo straordinario 2015-2018. Le Regioni Liguria e Sardegna hanno invece concluso il loro piano di rientro al termine del primo triennio di vigenza 2007-2009; la Regione Piemonte al termine del triennio 2013-2015.

Attualmente le Regioni commissariate sono Campania (commissario ad acta è il presidente della Regione Vincenzo De Luca), Lazio (Presidente Nicola Zingaretti), Calabria (Ing. Massimo Scura), Molise (al momento è presente un Sub Commissario, Gerardo Di Martino). Per la Regione Abruzzo, il 15 settembre 2016 è stata disposta con Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri la conclusione del percorso di commissariamento.

Il Consiglio dei Ministri avvia la procedura di commissariamento nel caso in cui i Tavoli di monitoraggio evidenzino inadempienze da parte delle Regioni. Ciò in relazione alla realizzabilità degli equilibri finanziari nella dimensione e nei tempi programmati e in funzione degli interventi di risanamento, riequilibrio economico finanziario e di riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale, anche sotto il profilo amministrativo e contabile, tali da mettere in pericolo la tutela dell’unità economica e dei Livelli essenziali di assistenza (Lea).

Inoltre, con la nomina del commissario sono attivate varie misure sanzionatorie. Tra queste il blocco del turn over del personale, il divieto di effettuare spese non obbligatorie, l’incremento automatico delle aliquote fiscali IRAP e IRPEF.

I Piani di rientro nascono con la finanziaria del 2005 e sono allegati ad accordi stipulati dai ministri della Salute e dell’Economia con le Regioni. I Piani devono contenere le misure di riequilibrio del profilo erogativo dei Lea, nonché le misure per garantire l’equilibrio di bilancio sanitario.

 

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