L’approvazione si accompagna alla richiesta al Governo di definire puntualmente la tempistica del calendario vaccinale in sede di  ripartizione delle risorse

“Una giornata importante per l’affermazione della politica di prevenzione nel nostro Paese”. Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni, commenta così il via libera dei governatori al Piano nazionale vaccini 2017-2019 che sarà formalizzato nelle prossime ore in Conferenza Stato Regioni.
“Il tema vaccinazioni – ha aggiunto Bonaccini – è fondamentale per un approccio serio in termini di prevenzione sia rispetto al riaffacciarsi di patologie che credevamo ormai definitivamente superate, sia rispetto alle coperture necessarie per altre gravi malattie e per le fasce più deboli della popolazione”.
Il Piano, per le Regioni, ha un duplice obiettivo:  mantenere l’attuale copertura rispetto alla Polio, nonchè cercare di sconfiggere definitivamente Morbillo e Rosolia;  allargare le vaccinazioni per alcune fasce della popolazione (ad esempio Pneumococco e Zoster per gli anziani, anti Meningococco negli adolescenti, Rotavirus e Varicella per i bambini).
Antonio Saitta, coordinatore della commissione Salute per la Conferenza delle Regioni, ha poi puntualizzato che l’approvazione si accompagna ad una richiesta da sottoporre al Governo. “Chiediamo – ha detto Saitta – che quando saranno ripartite delle risorse di cui alla Legge di Bilancio, sia definita con puntualità la tempistica del calendario vaccinale”.
Fra gli obiettivi del Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale 2017-2019, oltre al mantenimento dello stato polio-free, l’esigenza di raggiungere in tempi rapidi gli stati morbillo-free e rosolia-free, ricordati da Bonaccini, c’è l’anti Papillomavirus anche per gli adolescenti maschi, la necessità migliorare l’approvvigionamento e la logistica del sistema vaccinale.
Bisogna poi perseguire una maggiore consapevolezza della popolazione rispetto alle vaccinazioni anche attraverso specifiche campagne – ha concluso Saitta -,  andare avanti sulla strada dell’informatizzazione delle anagrafi vaccinali, e coinvolgere in modo ancora più stringente i professionisti sanitari nella cultura delle vaccinazioni”.
Sull’Intesa è intervenuto anche il Governatore della Toscana, Enrico Rossi: “Il Piano vaccini è una buona cosa che doveva essere fatta anche prima. Forse non si dovevano criminalizzare i vaccini antinfluenzali come avvenne qualche anno fa. L’inizio della catastrofe è iniziata lì; poi per recuperare ci vuole pazienza, determinazione e volontà”.

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