A causa del picco influenzale è stato deciso lo stop ai ricoveri al Sant’Orsola. Rinviate al Maggiore le operazioni chirurgiche già programmate

Il picco influenzale di questi giorni sta creando il caos in diversi nosocomi italiani, ma pare che una delle situazioni più serie si registri negli ospedali bolognesi.

È notizia di oggi, infatti, che i ricoveri al Sant’Orsola sono stati sospesi.

Contestualmente, si è deciso di rimandare gli interventi anche all’Ospedale Maggiore.

Il picco influenzale, infatti, non ha messo in ginocchio solo i cittadini, ma anche le strutture preposte a curarli per mancanza di posti letto.

A fare le spese di questa epidemia di influenza, infatti, sono anche i pazienti che da tempo avevano programmato un’operazione chirurgica o un ricovero non d’urgenza.

Per colpa del picco influenzale ora tutto va rinviato a data da destinarsi.

Attualmente al Maggiore sono stati cancellati 15 interventi (non d’urgenza e non per neoplasie) che erano in calendario, in regime di libera professione o ordinario.

Per questa settimana rimangono sospesi gli interventi di questo tipo.

Sulla prossima l’ospedale ancora non si pronuncia.

Al Sant’Orsola, invece, sono stati bloccati i ricoveri programmati medico-internistici.

“Il rinvio è limitato a 15 giorni — assicurano dal policlinico — e non interessa i ricoveri chirurgici, né quelli oncologici né tantomeno i casi urgenti”.

Il problema principale è l’assenza di posti letto, così che l’unica soluzione diventa quella di prendere i posti normalmente destinati ad altri usi.

Gli ospedali diffondono i dati che hanno portato a queste misure, previste da un piano regionale poi declinato dalle diverse strutture.

Intanto, si registra un incremento importante degli accessi al pronto soccorso.

Al Sant’Orsola l’apice si è registrato sabato 13 gennaio, con 218 pazienti visitati d’urgenza, esclusi quelli ortopedici.

I ricoveri complessivi sono stati 414, mentre si contano 135 casi finora di persone ricoverate con l’influenza, di cui 62 ancora in corsia.

Davanti a questa situazione, è stata aumentata del 10% la disponibilità di posti letto di alcuni reparti. Sono stati aggiunti ulteriori 14 posti e infine chi aveva un ricovero programmato ha dovuto cedere il passo alle emergenze.

La situazione non è migliore al Maggiore. Rispetto ai 150 accessi medi al giorno, nelle ultime due settimane si viaggia sui 175 e i ricoveri sono andati di pari passo.

Tale incremento, unito al fatto che ognuno dei pazienti in questione resta circa 7 giorni in ospedale, ha portato a una sospensione degli interventi programmati.

E non è tutto, purtroppo.

Perché se i letti sono stati usati per fronteggiare l’emergenza da picco influenzale, le sale operatorie sono state impegnate per un picco di traumi. Che, per i sanitari, non sembra riconducibile al cattivo tempo.

Resta da capire se queste misure straordinarie assunte dai nosocomi bolognesi basteranno per far fronte alla situazione.

 

 

 

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