In un convegno organizzato dalla Neuropsichiatria infantile del Gaslini si è rilevato che ci sono sempre più adolescenti con disturbi psichiatrici

Sempre più adolescenti con disturbi psichiatrici. A dirlo, sono i dati presentati dal dipartimento di Neuropsichiatria infantile dell’istituto Gaslini e dalla cooperativa sociale ‘Lanza del Vasto’ di Genova.
Nel corso del convegno ‘Adolescenza terra di mezzo: le regole dei limiti, i limiti delle regole’ è stato presentato un quadro allarmante, nel quale sempre più adolescenti con disturbi psichiatrici si trovano in situazioni di rischio.
I dati parlano chiaro.

Al pronto soccorso del Gaslini, dal 2008 al 2015 sono stati 353 i casi di accesso per patologie legate all’aggressività.

Il dato è poi cresciuto dal 2008 al 2015. Si va, infatti, dai 35 accessi del 2008 ai 53 del 2015. Nell’ultimo anno, invece, i ricoveri per disturbi comportamentali e problematiche psichiatriche di ragazzi tra i 10 e i 14 anni sono stati circa 160/170.
Tra i fenomeni più diffusi vi è certamente quello dell’autolesionismo, che segna un incremento importante tra i giovanissimi.
“La fascia di età fino ai 14 anni – spiega Edvige Veneselli, primario di Neuropsichiatria infantile del Gasini – vede emergere problematiche molto gravi e multiple”.

Questo sono solitamente legate “a crisi di aggressività verso gli altri e loro stessi anche con l’autolesionismo. – prosegue Veneselli – Fattori sociali multipli giocano un ruolo decisivo e il ragazzo ‘esplode’. Il tagliarsi braccia e gambe è un fenomeno nuovo, dilagante e nasconde dietro un grande disagio. Oggi ragioniamo tutti insieme per vedere come procedere, quali azioni intraprendere”.

Nel corso del convegno tenutosi a Genova è emerso poi un altro dato importante.
Quello anagrafico. Si è infatti abbassata molto l’età della comparsa di tali problematiche e sempre più adolescenti con disturbi psichiatrici necessitano di supporto.
Un dato preoccupante, che fa sì che anche i primi ricoveri siano molto precoci. Addirittura già intorno agli 8 anni.
“Sulla prevenzione si gioca il futuro delle nostre nuove generazioni – ha detto Cristina Maggia, procuratore capo della Procura minori di Genova – ed è un messaggio che dobbiamo lanciare a chi governa”.
 
 
 
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