Il Pne 2018 (Programma nazionale esiti) evidenzia un trend di miglioramento della qualità dell’assistenza sanitaria in quasi tutte le aree cliniche

Continuano a calare i cesarei, passati dal 28% del 2010 al 23% del 2017. Diminuisce, inoltre, la necessità di ricoveri per malattie respiratorie nell’anziano. Mentre, nel 2017 ben 24.000 over 65 in più rispetto al 2016 hanno avuto un intervento tempestivo per la frattura del femore. Sono alcuni dei dati che emergono dal Programma Nazionale Esiti (Pne) 2018 dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari.

Dati positivi che – sottolinea l’Agenas in una nota – evidenziano un trend di miglioramento della qualità dell’assistenza sanitaria in quasi tutte le aree cliniche. Il Sud Italia registra performance fino a qualche anno fa insperate, in particolare nell’area muscolo-scheletrica e perinatale.

“Quest’edizione del PNE  fotografa un sistema sanitario che marcia senza sosta per raggiungere i migliori standard, con la maggior parte delle Regioni del Sud che nell’ultimo periodo hanno alzato il passo”. Ad affermarlo è il Direttore Generale dell’Ente, Francesco Bevere. “Il cammino intrapreso verso migliori performance – prosegue –  incontra, tuttavia,  ancora l’ostacolo della disomogeneità tra le Regioni. Così come resta l’eterogeneità intra-regionale anche in regioni storicamente ‘virtuose’”.

I dati 2017 indicano che laddove si è proceduto alla riorganizzazione a rete dei presidi ospedalieri e dell’offerta sanitaria si è  registrato un significativo miglioramento.

“Accelerare i tempi nell’implementazione delle reti tempo-dipendenti elaborate dal Tavolo istituzionale coordinato da Agenas – sottolinea Bevere – significa ridurre in tutto il Paese la mortalità per patologie che non danno tempo né possibilità di scelta a pazienti che necessitano di cure immediate in strutture adeguatamente organizzate. Allo stesso modo, l’applicazione su tutto il territorio nazionale della rete oncologica, recentemente approvata dalla Conferenza Stato Regioni, è il presupposto  per garantire ai pazienti con tumore di accedere alle migliori cure nel proprio territorio. Quest’istantanea del PNE è un ulteriore stimolo a intraprendere una riorganizzazione orientata non solo alla qualità ma anche all’equità nell’accesso alle cure”.

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