Il Ministro dopo la trasmissione del Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (PNGLA): saranno garantiti tempi certi per ogni prestazione

“È un primo passo concreto verso un cambiamento reale. La sanità del Paese deve ritornare in cima alle priorità dell’agenda politica”. Così il Ministro della Salute, Giulia Grillo, all’indomani della trasmissione alle Regioni del nuovo Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (PNGLA). Una misura – sottolinea la titolare del dicastero di Lungotevere Ripa – voluta per “riportare la salute dei cittadini nelle priorità dell’azione politica”.

“Il piano mancava da quasi 10 anni e conteneva generiche azioni di governo. Ora – sottolinea Grillo – mettiamo regole certe e stanziamo fondi per dire basta alle attese infinite per una visita medica o un esame diagnostico!”

Il Ministro assicura poi che presto saranno garantiti tempi certi per ogni prestazione. Con i 350 milioni previsti in Legge di Bilancio per il triennio 2018-20 i territori saranno aiutati a potenziare i servizi di prenotazione implementando i Cup digitali nonché tutte le misure per rendere più efficiente il sistema.

“Non erano mai state stanziate risorse dedicate specificatamente alle liste d’attese – evidenzia Grillo -. Noi lo stiamo facendo. A Sud e a Nord, le regole saranno uguali per tutti, questo servirà a ridurre le diseguaglianze”.

Pur lasciando l’autonomia alle Regioni, il ministero della Salute garantirà il monitoraggio dei percorsi diagnostico-terapeutici, ma anche delle prestazioni ambulatoriali in regime libero-professionale. “Sembrano concetti tecnici – continua il Ministro – ma riguardano la vita di tutti noi cittadini. Questo nuovo Piano è diretto innanzitutto ai pazienti, specialmente a quelli che in questi anni si sono sentiti abbandonati”.

L’Osservatorio Nazionale sulle Liste di Attesa del ministero della Salute sarà la cabina di regia che assicurerà ai cittadini un monitoraggio effettivo sui servizi sanitari. Quindi, garantirà l’applicazione concreta del diritto alla salute, ma sarà anche uno stimolo per le Regioni. Le aziende sanitarie dovranno competere per offrire i servizi migliori, attivando un circolo virtuoso con ricadute positive sulle persone e sui lavoratori del Ssn.

I direttori generali delle aziende sanitarie saranno valutati anche in base al raggiungimento degli obiettivi di salute connessi agli adempimenti dei Lea. “Questo significa – conclude Grillo – che chi non mette l’efficienza delle liste d’attesa al primo posto del suo mandato, potrà essere rimosso dall’incarico”.

 

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