Con l’approvazione del Ddl Concorrenza, il preventivo scritto per gli avvocati è diventato obbligatorio al fine di incrementare la trasparenza

Il Ddl concorrenza approvato ha introdotto diverse novità e, tra queste, il preventivo scritto per gli avvocati che adesso è diventato obbligatorio.
Oltre a questo, diventano obbligatorie, per tutti i professionisti, le parcelle trasparenti, nelle quali vanno indicate in modo preciso titoli e specializzazioni.
In sostanza, il preventivo scritto per gli avvocati prevede che questi comunichino al cliente in modo dettagliato la previsione dei costi, indicando le varie voci di spesa, indipendentemente dalle richiesta.
Si tratta, dunque, di una vera e propria operazione trasparenza per gli avvocati. Di fatto, apportando modifiche alla legge professionale forense (art. 13, comma 5, l. n. 247/2012) viene introdotto l’obbligo per gli avvocati – ma anche per tutte le professioni ordinistiche – di comunicare in anticipo il compenso ai propri clienti.
Inoltre, in base alla modifica dell’art. 9, comma 4, del d.l. n. 1/2012, il preventivo scritto per gli avvocati dovrà essere reso noto obbligatoriamente, in forma scritta o digitale.

Tra le novità del Ddl concorrenza molte riguardano gli avvocati, come l’ok definitivo alle società di capitale anche per i professionisti forensi.

A questo proposito, occorre risalire all’11 agosto 1997, data in cui veniva pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge 266/1997 che aboliva il divieto di esercitare le libere professioni in forma societaria.
La legge 183/2011 (riforma degli ordinamenti professionali), inoltre, prevedeva le società, anche di capitali, per i professionisti iscritti agli albi, tranne nel caso degli avvocati. La legge 247/2012 conteneva una delega, lasciata poi cadere, per la società solo per i legali.
Con l’approvazione definitiva del Ddl concorrenza è stata finalmente disciplinata la società tra avvocati, aperta ad altri professionisti e anche ai soci di capitale.
Come dichiarato dal ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda si tratta di “un importante segnale di serietà per il Paese”.
Il ministro ha poi annunciato tempi brevi per i decreti attuativi necessari a rendere la legge pienamente operativa. Secondo Calenda, questa novità servirà “a stimolare la crescita e la produttività e consentire ai consumatori di avere accesso a beni e servizi a minor costo. Occorrerà comunque ragionare sull’opportunità di procedere con un approccio settoriale eventualmente mediante decreti legge elaborati tenendo conto delle indicazioni dell’Antitrust”.
 
 
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