Accessi concentrati dopo le 17 e il Pronto Soccorso intasato per un bacino d’utenza di 300 mila persone

Un pomeriggio bollente al Pronto Soccorso di Villa Scassi. E il caldo e l’estate per una volta non c’entrano nulla. Una quarantina di accessi che si sono concentrati dopo le 17 hanno intasato la struttura per alcune ore.
«Nessuna emergenza e basta con queste fake news sul caldo – sbotta Luca Beringheli, dirigente del Pronto soccorso di Villa Scassi – i problemi sono di fondo. Il nostro bacino di utenza potenziale è di oltre 330 mila persone, praticamente mezza città».
L’ospedale infatti si trova in uno dei quartieri più popolosi di Genova, Sampierdarena, e rappresenta l’unico punto di riferimento di quella zona cittadina in attesa della costruzione di un nuovo edificio tanto voluto dalla giunta Toti previsto nella zona di Erzelli a Sestri Ponente.
È sufficiente consultare la pagina web galliera.it/118  per verificare gli accessi ai pronto soccorso e capire immediatamente come la massima affluenza fosse rivolta verso Villa Scassi mentre pochissime persone si sono rivolte ad altre strutture.
«Il problema – spiega il dirigente – è anche l’accesso improprio: la chiave è l’appropriatezza. A Genova c’è una popolazione anziana che spesso è sola, con problemi sociali non indifferenti, e la situazione è andata peggiorando. Quando vanno in ferie i medici di famiglia, piuttosto che rivolgersi al sostituto che non conoscono, si presentano in pronto soccorso».
In aiuto del pronto soccorso diretto da Beringheli la Regione sta studiando per il raddoppio dello stesso. Attualmente esistono dieci posti in osservazione breve intensiva su mille metri quadrati. L’obiettivo è raddoppiarli entro il 2020 servendosi degli spazi oggi dedicati al centro trasfusionale e dal laboratorio analisi.
Nel frattempo inizia anche a prendere forma il progetto di Ospedale del Ponente, indicato come priorità strategica nell’attuale programmazione sanitaria. Una struttura di sanitaria privata convenzionata che sarà edificata appunto nel quartiere di Erzelli. La polemica sollevata dall’opposizione e dai sindacati verte sulla questione pubblico-privato.
 
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