Approvata in Puglia una legge regionale che prevede l’ obbligo di vaccinazione per medici, infermieri e tutti coloro che sono quotidianamente a contatto con pazienti ospedalizzati
Dopo l’Emilia Romagna anche la Regione Puglia si dota di uno strumento legislativo che contiene disposizioni per l’obbligo di vaccinazione degli operatori sanitari. La legge, proposta dalla consigliera di Forza Italia Francesca Franzoso, ha ottenuto il voto favorevole in Consiglio regionale anche dalla maggioranza di centrosinistra (27 voti favorevoli e 7 contrari).
Si tratta di una iniziativa legislativa che ha come obiettivo la salvaguardia degli operatori sanitari dal rischio di contrarre malattie a causa della loro esposizione agli agenti patogeni. “Questa immunizzazione – spiega una nota – rappresenta anche una garanzia per i pazienti”.
Quando si parla di operatori sanitari non si intendono solo medici e infermieri.
Il riferimento è anche ai volontari e a tutti coloro che sono a contatto quotidianamente con pazienti ospedalizzati o affetti da malattie croniche.
Per comprendere meglio l’ambito di rischio in cui ci si muove, il Consiglio evidenzia ad esempio che in Puglia, dal 1 gennaio al 30 giugno del 2017, sono stati segnalati 2017,22 casi di morbillo. L’82% dei casi non era vaccinato, mentre il 9% aveva stato vaccinale non noto. Due i casi segnalati fra operatori sanitari, di cui uno di un medico.
“Da oggi in poi tutto il personale sanitario dovrà assolvere gli obblighi di vaccinazione per continuare a prestare servizio. L’immunità degli operatori sanitari tutelerà la categoria stessa in forma attiva, e garantirà l’immunità passiva ai soggetti che, per ragioni diverse, non possono essere vaccinati”. Lo affermano Francesca Franzoso e Nino Marmo, i consiglieri regionali promotori della legge “Disposizioni per l’esecuzione degli obblighi di vaccinazione degli operatori sanitari”. La misura, secondo i consiglieri, estende la gamma dei diritti e contribuisce ad elevare quella soglia percentuale necessaria per il raggiungimento dell’immunità di gregge. “Una soglia, cioè, entro cui ciascuno è tutelato dall’immunità altrui”.
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