La paziente è deceduta, forse a causa di una reazione allergica, dopo la somministrazione di un farmaco. Si attendono chiarimenti dai risultati dell’esame autoptico

Sarebbe morta dopo l’assunzione di un farmaco, forse per una reazione allergica. E’ quanto accaduto a inizio aprile presso una clinica di Cagliari. La vittima, una signora di 76 anni, era stata trasferita presso tale struttura dopo un ricovero al Policlinico Universitario per una broncopolmonite.

La donna, secondo quanto ricostruito dalla stampa locale, era affetta dal morbo di Alzheimer, ma prima del decesso, nel corso della degenza, era apparsa lucida. La mattina dell’8 aprile, tuttavia, il suo quadro clinico era precipitato improvvisamente.

La figlia, convocata d’urgenza in Ospedale, si sarebbe subito resa conto che alla mamma era in corso di somministrazione per via endovenosa una flebo di ‘gelofusine’. La donna avrebbe allertato immediatamente il personale sanitario, facendo presente che la paziente era allergica alle penicilline e all’Emagel. Quest’ultimo presenta gli stessi principi attivi proprio del farmaco contenuto nella flebo.

L’allergia dell’anziana signora sarebbe stata segnalata e annotata in cartella clinica sin dal ricovero presso il Policlinico, durante la compilazione della scheda d’ingresso.

Inoltre, sempre secondo i familiari, sarebbe stata scritta e riportata anche nella cartella medica di ricovero compilata al momento dell’accettazione presso la clinica cagliaritana.

Sebbene l’infermiera e il medico di turno avessero prontamente staccato la flebo e nonostante le terapie praticate nelle ore successive, la settantaseienne non ce l’ha fatta. E’ morta dopo poche ore.

La famiglia, sulla scorta di quanto accaduto, ha deciso di presentare una denuncia querela presso la Questura di Cagliari. La Procura del capoluogo sardo ha aperto un fascicolo sul caso disponendo il sequestro delle cartelle cliniche e l’autopsia sul corpo della vittima. Il Pubblico Ministero ha iscritto nel registro degli indagati un medico quarantenne della struttura. L’ipotesi di reato è di omicidio colposo.

L’esame necroscopico si è svolto il 10 aprile. I risultati dovranno stabilire con esattezza le cause del decesso e chiarire se vi sia un nesso con l’operato del personale sanitario. In particolare si cercherà di capire se a determinare la morte possa essere stata proprio una reazione allergica al farmaco somministrato.

Intanto con una nota all’Agenzia Ansa la Clinica ha respinto fermamente le accuse che le sono state rivolte.  “La salute e la sicurezza dei propri pazienti e ospiti sono priorità assolute e non negoziabili – si legge nella nota -. La struttura ha già fornito tutti i materiali e le informazioni necessarie alle autorità competenti e si è messa fin da subito a loro piena disposizione per una completa ricostruzione di quanto accaduto”.

 

 

Credi di essere vittima di un caso di errore medico? Scrivi per una consulenza gratuita a redazione@responsabilecivile.it o invia un sms, anche vocale, al numero WhatsApp 3927945623

 

Leggi anche:

MORTA DOPO UNA INIEZIONE, MEDICO CONDANNATO PER OMICIDIO COLPOSO

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui