Corridoi e reparti allagati all’Ospedale del Mare hanno portato all’apertura di una indagine interna per accertarne le cause.

Non c’è pace per l’Ospedale del Mare: è di ieri la notizia dei reparti allagati a causa del maltempo e delle piogge torrenziali delle ultime ore.

L’acqua è penetrata infatti nella struttura, in particolare sui pavimenti del reparto di radiologia. La funzionalità generale della struttura non è stata compromessa, ma i disagi per medici e pazienti sono stati enormi visti i reparti allagati.

A destare perplessità è soprattutto il fatto che l’ospedale sia di recentissima costruzione.

Tra le possibili cause rilevate ci sarebbe l’intasamento delle caditoie che ha impedito il deflusso dell’acqua piovana.

A otturarle potrebbe essere stato un gran numero di cicche di sigarette, gettate lì.

Il commissario ad acta per l’Ospedale del mare, Ciro Verdoliva, è intervenuto sull’accaduto, escludendo che l’episodio dei reparti allagati possa essere legato a problemi strutturali.

“Anche perché – dichiara – se così fosse tali episodi si sarebbero dovuti verificare anche in altre occasioni di pioggia copiosa che non sono mancati negli ultimi tre anni dal completamento del complesso ospedaliero. Le strutture vanno condotte e manutenute, le superfici terrazzate devono essere pulite costantemente e le pluviali devono essere protette da materiali che possano causare intasamenti”.

È stata comunque avviata un’indagine interna “per sgombrare il campo da ogni dubbio”.

A stabilirlo è stato Mario Forlenza, direttore generale della Asl Napoli 1.

Forlenza già si era mosso in modo analogo in occasione del sabotaggio avvenuto nelle settimane scorse che aveva causato un allagamento.

Tuttavia, il direttore generale afferma che in questo caso si tratta di “un eccezionale evento atmosferico, un evento che prima d’ora non si era mai registrato e che potrebbe essere stato causato anche da una mancata manutenzione delle caditoie”.

“In ogni caso è stata data disposizione verbale al direttore sanitario della struttura – conclude – di procedere alla verifica e manutenzione straordinaria attraverso l’ufficio tecnico di tutte le condotte di scarico acqua pluviale”

 

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