Al centro dell’appuntamento la necessità di un nuovo ACN per dare risposta alle sfide che le cure primarie dovranno affrontare nei prossimi anni

E’ stato un incontro franco e produttivo quello che si è svolto ieri pomeriggio tra il Segretario Nazionale della Federazione  dei medici di medicina generale, Silvestro Scotti e il nuovo sottosegretario al Ministero della Salute, Davide Faraone, che ha voluto prendere contatto con la Fimmg e le sue progettualità circa il futuro delle cure primarie. Faraone si è  dimostrato molto sensibile alle argomentazioni della Federazione, impegnandosi a sviluppare con i medici di medicina generale un confronto continuo e costruttivo.
L’appuntamento ha riguardato principalmente la necessità di un nuovo ACN che preveda oltre al ristoro economico dei medici di medicina generale anche una nuova dimensione dell’organizzazione e delle dotazioni di personale utili a dare una risposta assistenziale coerente con le sfide che le cure primarie dovranno affrontare per gestire al meglio invecchiamento della popolazione e cronicità. “Abbiamo sottolineato, contando sulla conoscenza conseguente alla precedente esperienza del Sottosegretario al Miur – dichiara Silvestro Scotti – che  non appare più rimandabile la ricerca di soluzioni sull’investimento nella formazione dei futuri medici di medicina generale in numeri, risorse e qualità del percorso formativo”.
Scotti ha evidenziato come la carenza di medici di medicina generale dovuta ai pensionamenti dei prossimi anni, senza interventi immediati vista anche la prossima pubblicazione da parte delle Regioni dei bandi per il 2017, non sarà più recuperabile. Il rischio è quello di mettere in discussione nei prossimi anni l’offerta di una assistenza per i cittadini italiani fondata sul rapporto di fiducia con il proprio medico di famiglia .
Faraone e Scotti hanno inoltre affrontato la problematica che ha tenuto banco in queste ultime settimane relativa alla gestione degli accessi ai pronto soccorso. “Abbiamo dato la nostra disponibilità a un tavolo di confronto sul ruolo che la medicina generale può avere – dichiara il Segretario generale Fimmg – Tavolo che non dovrà confondere, però, la necessità di rafforzare la presa in carico della medicina generale nel pre e post ospedale dei pazienti cronici potenzialmente scompensabili, con progetti di generiche presenze orarie quale filtro non realmente competitivo con l’offerta diagnostica e di consulenza specialistica ottenibile nei pronto soccorso”.

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