L’ex presidente dell’Iss, Walter Ricciardi, spiega le ragioni delle sue dimissioni senza risparmiare stoccate all’attuale Esecutivo

“Malgrado il buon rapporto personale con la ministra della Salute Giulia Grillo, la collaborazione tra l’Istituto e l’attuale governo non è mai decollata. Al contrario, su molti argomenti alcuni suoi esponenti hanno sostenuto posizioni ascientifiche o francamente antiscientifiche”. Così l’ex presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Walter Ricciardi, in un’intervista al Corriere della Sera rilanciata dall’Ansa.

Ricciardi spiega le ragioni del suo addio senza risparmiare stoccate all’esecutivo: “Questo governo ha sempre detto di credere allo spoil system in aree nelle quali in Italia non è previsto: Istat, Inps, Iss. Non vorrei che l’Istituto fosse sottoutilizzato a causa della mia presenza, dato che non vengo ritenuto in linea con i partiti oggi al potere”.

“È chiaro che quando un vicepresidente del Consiglio dice che per lui, da padre, i vaccini sono troppi, inutili e dannosi, questo non è solo un approccio ascientifico. È antiscientifico. Cosa sarebbe di troppo, cosa sarebbe inutile o dannoso – evidenzia Ricciardi – questo esponente del governo non lo ha detto. In realtà in Italia stiamo applicando i protocolli e gli schemi internazionali sulle vaccinazioni”.

Il presidente dimissionario dell’ISS ricorda, quindi, la raccomandazione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump al National Institute for Health degli Stati Uniti: non pronunciare più il termine evidence-based, basato su prove scientifiche. “È un atteggiamento studiato dai populisti – sottolinea Ricciardi – che hanno una grande difficoltà a interagire con la scienza”.

“Dire in continuazione che i migranti portano malattie è senza fondamento e mette in difficoltà le istanze tecniche, costrette a una specie di autocensura per non contraddire il livello politico. E dire che i termovalorizzatori sono una cosa di altri tempi come ha fatto il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, non ha senso”.

“Guai se la politica interferisce con la scienza. Quando accade – avverte Ricciardi – è perché ci sono interessi inconfessabili di mezzo, soldi o consenso. E ci rimettono i cittadini”.

Infine, un commento sulla manovra approvata dal Parlamento.  “Con questo finanziamento e questi assetti organizzativi – conclude Ricciardi – il sistema è destinato a un’ inesorabile obsolescenza”.
 

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