Innovativo intervento di ricostruzione dell’esofago realizzato all’ospedale Regina Margherita di Torino

Mangia per la prima volta a tre anni, grazie ad un eccezionale ed innovativo intervento di ricostruzione dell’esofago. L’operazione è stata realizzata presso l’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino.

La bimba è nata con una malformazione congenita, l’atresia esofagea di tipo I, cioè senza un tratto di esofago. Una situazione che rende impossibile alimentare il neonato. Operata a due mesi di vita, ha purtroppo avuto una complicanza che ha determinato l’instaurarsi di una stenosi esofagea, ovvero un restringimento cicatriziale della zona. Tale problema, che non è stato possibile risolvere nonostante numerose dilatazioni endoscopiche, non ha quindi permesso che la piccola si alimentasse normalmente creandole seri problemi di crescita. In sostanza non ha praticamente mai potuto alimentarsi per bocca.

Presa in carico a Torino, presso l’ospedale Regina Margherita, la paziente é stata alimentata grazie a un sondino introdotto attraverso la parete addominale dello stomaco. In seguito ha necessitato addirittura di una nutrizione esclusiva per via parenterale, ricevendo tutte le sostanze indispensabili attraverso una cannula inserita in una grossa vena. Queste necessità cliniche hanno messo in seria difficoltà la famiglia naturale, che nel frattempo, per seguire un’altra figlia ammalata, ha dovuto trasferirsi in Francia. Per la piccola c’è stato quindi bisogno di una famiglia affidataria a Torino che le consentisse di continuare le cure garantendole un ambiente di crescita sereno.

Circa un mese e mezzo fa, per permetterle di tornare a una vita normale, la bimba è stata sottoposta a un intervento di ricostruzione dell’esofago.

L’operazione è stata realizzata presso la Chirurgia pediatrica, diretta dal dottor Fabrizio Gennari, in stretta collaborazione con il professor Renato Romagnoli, direttore della Chirurgia universitaria 2 e Centro Trapianti di fegato dell’ospedale Molinette di Torino, e con il dottor Dario Reggio del Servizio di Endoscopia Interventistica della Città della Salute di Torino.

“In casi simili – spiega una nota della struttura sanitaria – si rende quasi sempre necessario sostituire l’esofago utilizzando una parte dello stomaco o con un tratto di intestino”. In questo caso, invece, i chirurghi sono riusciti ad asportare il tratto cicatriziale e a ricostruire un normale esofago utilizzando esclusivamente tessuto esofageo.

Il decorso postoperatorio si è prolungato per più di un mese. Ora la piccola paziente è ricoverata presso il reparto di degenza ad Alta Intensità della Chirurgia pediatrica. Grazie al suo “nuovo esofago”, sta progressivamente recuperando l’uso della bocca per alimentarsi con il supporto di staff infermieristico, Servizio di Logopedia e genitori affidatari.

 

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