Tra i principali obiettivi la valorizzazione delle professionalità maggiormente necessarie per rispondere ai bisogni della collettività

Rilancio e rafforzamento del Servizio Sanitario Nazionale, attraverso la predisposizione di apposite misure sia in sede legislativa che contrattuale, per la cui definizione il Governo sarà impegnato anche successivamente all’approvazione della legge di bilancio. E’ l’impegno ribadito congiuntamente da Marianna Madia e Beatrice Lorenzin in riferimento allo sciopero proclamato dall’Intersindacale medica per il 16 dicembre in materia di contrattazione del pubblico impiego e in relazione ai contenuti dell’Accordo sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali (Cgil, Cisl e Uil) lo scorso 30 novembre.

Per le titolari dei dicasteri della Pubblica Amministrazione e della Salute, il rinnovo del contratto sarà l’occasione per offrire risposte alle giuste esigenze delle professionalità del settore medico. “L’accordo raggiunto con le organizzazioni sindacali per il rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti pubblici – affermano Madia e Lorenzin – ha, tra i suoi principali obiettivi, quello di contribuire a una necessaria innovazione dell’intero settore pubblico, soprattutto al fine di offrire ai cittadini servizi di maggiore qualità e con tempi più certi, valorizzando, anzitutto, le professionalità maggiormente necessarie a rispondere ai bisogni più importanti della collettività”.

Le parti hanno condiviso di individuare, tra i principi che dovranno ispirare il prossimo rinnovo contrattuale, una riduzione della forbice retributiva sia per sostenere i livelli retributivi che maggiormente hanno sofferto la crisi, sia per valorizzare ancor di più professionalità fondamentali per l’erogazione di servizi essenziali.

I ministri assicurano che ci sarà una particolare attenzione alle figure professionali che in considerazione della loro peculiarità risultano indispensabili al benessere della comunità e tra le quali vi sono certamente quelle del settore sanitario. Viene poi confermato che l’impegno assunto dal Governo con l’accordo del 30 novembre, inteso a semplificare l’attuale sistema dei fondi di contrattazione di II livello, al fine di consentire l’utilizzo pieno di strumenti e risorse, riguarderà l’intero settore sanitario, posto che l’accordo fa espressamente richiamo a tutti i settori, aree e comparti di contrattazione».

“Inoltre – concludono Madia e Lorenzin – è indubbio che la Sanità rappresenti un contesto organizzativo rispetto al quale il contratto nazionale di lavoro, di prossima definizione, dovrà rispondere in modo adeguato sia alle attese delle professioni del comparto sanitario che alle attese dei medici, dei veterinari e dei dirigenti sanitari. In tal senso è indirizzata la norma inserita alla Camera nel Ddl di bilancio con la quale, per la prima volta, per i rinnovi contrattuali del personale dipendente e convenzionato del Servizio Sanitario Nazionale, viene vincolata una quota del livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato”.

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