Avviato un confronto per dare avvio alle indicazioni contenute nel Decreto ministeriale 70/2015. A breve convocazione dei tavoli tra operatori del territorio e Istituzioni

Si è svolto ieri mattina presso la sede dell’Agenas a Roma, un incontro incentrato sulla riorganizzazione della medicina territoriale a cui hanno preso parte, assieme al Direttore generale dell’Agenzia, Francesco Bevere, Claudio Cricelli (Presidente della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie), Barbara Mangiacavalli (Presidente della Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi), Antonio Magi (Segretario generale del sindacato degli specialisti ambulatoriali del Sumai-Assoprof), Silvestro Scotti (Segretario nazionale della Fimmg) e Gennaro Volpe (Presidente CARD – Società scientifica dei servizi territoriali). Un confronto reso necessario dalle indicazioni del DM 70/2015 che assegnano all’Agenzia la funzione di coordinamento nel processo di revisione delle reti clinico-assistenziali che integrano l’attività ospedaliera per acuti e post acuti con l’attività territoriale.
“È tempo di superare la dicotomia tra ospedale e territorio – ha affermato Bevere – Per fare questo è necessario un confronto costante sulle opinioni, sulle strategie e sulle esperienze tra i principali attori del sistema, protagonisti di questo cambiamento”. Il Direttore dell’Agenas ha annunciato la convocazione a breve dei tavoli istituzionali previsti con i rappresentanti del Ministero della Salute e delle Regioni e parallelamente di quello con le Società scientifiche e le Associazioni professionali di settore, nonché con le Associazioni dei cittadini. L’obiettivo è quello di approfondire il tema dell’aderenza alle cure territoriali, a nuovi modelli organizzativi, a specifici indicatori di performance, nonché all’identificazione degli esiti delle cure svolte dai professionisti impegnati sul territorio.
Positivo il commento dei sindacati presenti. ”Esprimo una grossa soddisfazione e un grande apprezzamento per l’iniziativa di Agenas di voler incontrare tutte le maggiori sigle che lavorano sul territorio – ha sottolineato Antonio Magi – al fine di creare insieme i percorsi e le attività comuni che ci dovranno mettere insieme nel lavoro di gestione delle cronicità. Questo lavoro – ha spiegato il segretario generale Sumai Assoprof – non è in contrapposizione, ma in collaborazione con l’ospedale. Apprezzo molto anche il fatto che queste decisioni non siano calate dall’alto ma frutto di una collaborazione e condivisione fra tutti gli operatori, nell’interesse primario dei pazienti cronici e dei loro parenti”.
“L’incontro di oggi all’Agenas è un primo passo importante per avviare la discussione sulla riorganizzazione della medicina territoriale – ha ribadito il segretario Fimmg, Silvestro Scotti – La disponibilità al confronto è il punto di partenza per fare in modo che gli indicatori proposti per l’assistenza sul territorio siano di riferimento univoco per le diverse categorie coinvolte. Ritengo sia indispensabile il confronto per dare il giusto valore all’integrazione tra ospedale e territorio, rispetto agli altri obiettivi specificamente ospedalieri”.

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