La bimba, ora quindicenne, è rimasta invalida al 100% in seguito a un ritardo nello svolgimento del parto cesareo. L’Asl dovrà versare alla famiglia 1 milione e 700mila euro

Il Tribunale di Latina ha condannato la locale Asl a versare un risarcimento pari a 1 milione e 700 mila euro in favore di  una famiglia residente nella provincia pontina. Alla base della decisione vi sarebbe l’accertamento di un ritardo nello svolgimento del parto cesareo, costato alla neonata un’invalidità del 100 per cento.
La notizia, riportata da alcuni media locali, è stata resa nota dai legali che hanno seguito la causa civile intentata nei confronti dell’Azienda sanitaria. Sebbene la pronuncia risalga allo scorso agosto, gli avvocati hanno atteso che divenisse irrevocabile.
I Giudici avrebbero quindi accolto l’ipotesi accusatoria secondo cui “la madre dell’ormai quindicenne, al momento dell’ingresso in ospedale per un intervento cesareo causato da una complicazione per il suo stato di gravidanza, venne operata ben oltre due ore dopo il suo ricovero”.

Il consulente d’ufficio nominato dal Tribunale – spiegano i legali – avrebbe accertato che l’intervento cesareo non venne eseguito in conformità alle metodiche medico – chirurgiche.

A causa del “gravissimo ritardo diagnostico”, la piccola sarebbe rimasta vittima di un’asfissia perinatale e di un’encefalopatia multicistica.  Oggi, la giovane “è incapace di attendere anche ai propri bisogni più elementari considerato – aggiungono i legali della famiglia – che è costretta a letto con un’alimentazione assistita”.
Il procedimento civile, iniziato nel 2011, si è dunque concluso con il riconoscimento di un maxi risarcimento. L’ASL pontina è stata condannata a versare alla famiglia una cifra pari a 1 milione e 700 mila euro. Il tutto con l’aggravante della contumacia, in quanto l’azienda sanitaria non si sarebbe mai costituita in giudizio.
“Ora – sottolineano gli avvocati – ci sarà solo da attendere una comunicazione dell’Asl circa la sua volontà di onorare il provvedimento del Tribunale”. Il pagamento “certamente avrà le capacità di garantire un’assistenza ed un futuro sereno ad una figlia sfortunata dalla nascita per colpa di altri”.
 
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