Manifestazioni in tutta Italia per la giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro. Rilanciata dai sindacati la proposta della patente a punti per le imprese edili.

“Basta morti sul lavoro!”. Si celebra oggi il “Safe day”, la giornata mondiale per la sicurezza sui luoghi di lavoro, e i sindacati dell’edilizia – Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil – si sono dati appuntamento nelle piazze italiane per richiamare, attraverso manifestazioni, sit-in e flash mob, l’attenzione su una problematica che nel nostro Paese continua a mietere quotidianamente nuove vittime. Il Safe day coincide, inoltre, con la giornata di sciopero generale del settore del marmo, indetta a due settimane di distanza dalla morte dei due operai rimasti uccisi a causa di una frana nella cava di Colonnata, in provincia di Carrara. Obiettivo della protesta la richiesta di interventi straordinari in materia di sicurezza nelle cave, primo fra tutti la revoca delle concessioni alle imprese che non rispettano le norme di sicurezza.

“Carrara, Vicenza, Palermo, Salerno, Nola sono solo i più recenti episodi di infortuni mortali” – si legge in una nota congiunta delle sigle sindacali, secondo le quali “nei primi quattro mesi del 2016 abbiamo assistito a un’escalation di incidenti che ha causato già 184 morti, dei quali 37 nei cantieri”. Una situazione che impone una riflessione seria ed un’azione immediata per riportare al centro dell’attenzione il diritto alla salute e alla sicurezza del lavoro. “Occorre rafforzare controlli e sanzioni, intervenire sul sistema delle pensioni, perché non è possibile che lavorare a dieci metri di altezza o sollevare quintali di materiale ogni giorno al freddo o sotto il sole non sia considerato un lavoro usurante. Tra l’altro registriamo un aumento preoccupante di morti over 55 nei cantieri.”

Se è vero, come sottolineano i sindacati, che “la sicurezza inizia dalla qualità e regolarità delle imprese”, è necessario prevedere degli strumenti concreti volti a responsabilizzare le imprese e a segnare un’inversione di tendenza nel triste bollettino quotidiano di incidenti e morti bianche. In tal senso torna alla ribalta l’idea della patente a punti per le imprese del settore edile, una proposta nata nel 2011 a cui non è stato dato seguito, che viene rilanciata in occasione del “Safe Day”. Rilasciata dalle Camere di Commercio e gestita dagli enti bilaterali, la patente prevederebbe una base di partenza di 20 punti, che aumenterebbero o si ridurrebbero in base a una serie di meccanismi di premialità per comportamenti virtuosi o di penalizzazione in caso contrario (10 punti in meno, ad esempio, in caso di incidente mortale). Le aziende scorrette, inoltre, verrebbero punite anche con un rincaro dei premi assicurativi Inail e con l’esclusione dalle gare da parte degli enti appaltanti.

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