SOS Il Telefono Azzurro Onlus  presenta l’indagine “Tempo del web. Adolescenti e genitori online” realizzata in collaborazione con Doxakids, in occasione del Safer Internet Day 2016

In occasione della giornata mondiale della sicurezza su Internet (Safer Internet Day 2016), SOS Il Telefono Azzurro Onlus in collaborazione con Doxakids ha presentato a Milano gli allarmanti dati dell’indagine condotta sulle famiglie italiane intitolata: “Tempo del web. Adolescenti e genitori online”.

La fotografia che emerge è quella di adolescenti iperconnessi, che usano le chat per comunicare con i propri genitori, ma, sono proprio gli adulti a non essere consapevoli a pieno dei rischi corsi dai loro ragazzi in rete.

«Le nuove tecnologie e Internet oggi permeano la vita dei ragazzi e delle famiglie influenzando non solo i processi di costruzione d’identità e socializzazione, ma incidendo anche su riti e gesti della quotidianità e sui contenuti delle conversazioni familiari – ha spiegato il Professore Ernesto Caffo, fondatore e Presidente di SOS Il Telefono Azzurro Onlus – La rete sta cambiando gli stili educativi e presenta una serie di rischi per i più giovani che vanno dalla pornografia al cyberbullismo, dall’utilizzo dei dati forniti per fini commerciali all’adescamento online».

Ma vediamo insieme alcuni aspetti specifici emersi dalla ricerca:

Una vera e propria dipendenza. Le cifre parlano chiaro: il 17% dei ragazzi dichiara di non riuscire a staccarsi da smartphone e social; addirittura 1 su 4 (25%) è sempre online, quasi 1 su 2 (45%) si connette più volte al giorno, 1 su 5 (21%) è afflitto da vamping (cioè si sveglia durante la notte per controllare i messaggi arrivati sul proprio cellulare). Quasi 4 su 5 (78%) chattano continuamente su WhatsApp. Impressionante è anche l’età nella quale i giovani entrano in contatto con la rete e i social: circa la metà (48%) dichiara di essersi iscritto a Facebook prima dei 13 anni (età minima consentita per poterlo fare) mentre il 71% riceve in dote uno smartphone mediamente a 11 anni. Prima delle chiavi di casa che arrivano a 12.

Non sono immuni neanche i genitori. Non solo i ragazzi sembrano manifestare una dipendenza evidente da internet e i social network. In tutto 4 genitori intervistati su 5 dichiarano di usare i social per comunicare quotidianamente con i propri figli: 68% lo fa tramite WhatsApp, il 18% tramite altre chat . Inoltre, 1 su 4 (22%) dichiara di soffrire di vamping.

Il problema del cyberbullismo. La cronaca ci ha spesso abituato a vicende che coinvolgono i minori e il bullismo in rete, e, purtroppo, non si tratta di casi isolati: la ricerca ci quantifica il dato attorno al 12%; mentre il 32% ha paura di subirlo, mentre il 30% teme il contrario: postare qualcosa che offenda qualcuno senza accorgersene.

Sessualità. Anche quello della sessualità è un ambito delicato, soprattutto nel rapporto che i minori hanno con internet: 4 ragazzi intervistati su 5 (73%) dichiarano di frequentare costantemente siti pornografici e il 28% di loro teme di diventarne dipendente, mentre 1 su 10 (11%) conosce qualcuno che ha fatto sexting: invio di messaggi sessualmente espliciti o immagini inerenti al sesso.

Gli acquisti online. Anche questo aspetto apparirà sorprendente, ma il dato sull’uso del denaro che gli adolescenti fanno sulla rete è preoccupante: circa 1 intervistato su 10 confessa di aver eseguito un acquisto senza accorgersene, mentre più di 2 su 3 (38%) compra regolarmente con carta dei genitori (63%) o, addirittura, con propria (22%).

Il Safer Internet Day (SID) 2016, come ogni anno, è promosso a livello internazionale dall’Unione Europea: si tratta di una giornata interamente dedicata alla sicurezza dei minori in rete. Di fronte agli allarmi a cui i genitori spesso non sono in grado di rispondere (fenomeni come il sexting o il cyberbullismo, paradossalmente sono ancora poco cosciuti) SOS Il Telefono Azzurro Onlus ha deciso di fare proprio lo slogan del Safer Internet Day 2016 “Play your part for a better internet” chiedendo a ogni attore in campo di fare la propria parte per rendere Internet un posto più sicuro per i ragazzi.

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