Caro runner ti scrivo…
parafrasando l’inizio di una nota canzone del grande Lucio Dalla, oggi mi rivolgo a te che corri e macini km su km. Penso a te come ad un amico appunto, al quale dare consigli preziosi da spendere in quell’attività che lo rende completo, lo scarica, lo fa sentire libero: la corsa.
Molte sono le leggende metropolitane sulla corsa e le strategie per migliorare la propria performance. Una di queste è che lo stretching serve a poco, va fatto quel tanto che ci permette di non avere troppi infortuni.
Bhe che dire… se continui a leggere di seguito scoprirai che non è proprio cosi.
Sicuramente ti sarai reso conto che mentre corri, allenamento dopo allenamento, la tua schiena tende ad irrigidirsi. Questo è l’effetto della normale retrazione della catena cinetica posteriore, dovuto alla tonificazione muscolare. Questa catena cinetica parte dalla pianta del piede ed arriva fino alla nuca passando posteriormente a tutto il corpo.
Comprende quindi anche la parte posteriore delle tue gambe: vero e proprio motore della corsa.
Ora… se migliori la flessibilità muscolare di questa catena cinetica, migliori anche la lunghezza della tua falcata. Stretching condotto bene può aumentare la falcata anche di 3 cm.
Se prendiamo ad esempio una maratona, sai bene che il runners medio con falcata di circa 1 metro, eseguirà, all’incirca 42000 falcate. Se migliori di tre centimetri ogni falcata (0,003 mt X 42000) scoprirai che con lo stretching in realtà il traguardo della tua maratona arriverà 1km 260mt prima.
Mica poco!
Il consiglio che ti do è quindi il seguente. Fai stretching e fallo lontano dagli allenamenti.
E se vuoi saperne di più non esitare a contattarci.

Dr Paolo Scannavini

Fisioterapista e Kinesiologo

Responsabile Fisiopalestra MeRiBen

PNL Pratictioner

Mysa Trainer

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