La sanità del Sud si mobilita contro il cancro per evitare i viaggi dei pazienti verso le strutture del Nord. Firmata intesa Campania-Puglia-Basilicata.

Sanità del Sud si allea per garantire cure anticancro ‘doc’ e abbattere il fenomeno dei viaggi dei pazienti oncologici verso le strutture del Nord.
E’ l’obiettivo di ‘Amore’, Alleanza mediterranea oncologica in rete, nata per volontà dei 3 principali Istituti oncologici del Mezzogiorno: l’Istituto nazionale tumori Irccs Fondazione Pascale di Napoli, l’Istituto tumori di Bari Irccs Giovanni Paolo II e il Centro di riferimento oncologico della Basilicata Crob di Rionero in Vulture (Potenza).
I loro direttori generali Attilio Bianchi, Antonio Delvino e Nicolò Cugno hanno firmato il 29 novembre a Bari la prima convenzione interregionale Campania-Puglia-Basilicata.
L’obiettivo infatti è “tracciare la rotta per un nuovo modello di sanità in grado di coniugare i canoni di buona amministrazione con i bisogni assistenziali in continua evoluzione”.

Nove punti dell’intesa

Sono nove i punti alla base dell’intesa. Creare una Rete interregionale di Istituti oncologici che, attraverso una collaborazione sistematica, il confronto e lo scambio di competenze ed expertise, assicuri il costante miglioramento della qualità, dell’appropriatezza e dell’efficacia delle cure e dei servizi erogati; avviare un percorso per la costituzione di una Fondazione; definire una piattaforma tecnologica comune per raccogliere in maniera omogenea dati clinici e gestionali a sostegno della ricerca e della costruzione di un sistema comune di indicatori da utilizzare per la valutazione dell’efficienza; realizzare progetti di formazione e ricerca preclinica e/o clinica in vari settori correlati all’oncologia.
Ancora: promuovere modelli organizzativi innovativi incentrati sull’etica clinica, la clinical governance, la condivisione delle policy, l’appropriatezza e l’economicità delle risorse; condividere i principi ispiratori dei Pdta (Percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali); sviluppare attività comuni nell’ambito della ricerca sanitaria e biomedica; realizzare progetti estero-finanziati, a valere in particolare su Fondi comunitari; intraprendere un percorso sinergico per l’accreditamento a Comprehensive Cancer Center per ciascuna delle parti.
“La nascita di questa alleanza – commenta Bianchi – rappresenta una svolta per il nostro Istituto, ma più in generale per la sanità del Sud Italia. Siamo sicuri che la sinergia tra competenze scientifiche porterà non solo allo scambio di informazioni e conoscenze, e quindi a nuove progettualità, ma a ridurre la migrazioni di pazienti verso le regioni del Nord”.
 
Leggi anche
DELLE MILLE DIAGNOSI DI CANCRO AL GIORNO, IL 40% SI POTREBBE EVITARE
 

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui