In alcuni Presidi Ospedalieri sarebbe stato raggiunto il 100% di adesione dei non precettati

Una protesta forte e compatta, che ha mostrato l’orgoglio di un’intera categoria di Medici da cui dipendono le attività vitali degli Ospedali Italiani. L’Aaroi Emac esprime soddisfazione per la riuscita dello sciopero che ha visto gli Anestesisti Rianimatori incrociare le braccia per quattro ore all’inizio di ogni turno lavorativo. In diversi Presidi Ospedalieri Italiani, si sarebbe raggiunto  il 100% di adesione dei non precettati, sottolinea l’Associazione, che rimarca come  alla protesta abbiano aderito anche numerosi colleghi di altre categorie.

Si tratta di un risultato che non era per nulla scontato in partenza, fanno sapere dal sindacato, considerati i tentativi governativi degli ultimi anni di demolizione delle prerogative sindacali nel SSN. “Una scommessa vinta senza compromessi, che dimostra l’improrogabile necessità di risposte istituzionali ai problemi che i decisori politici delle sorti della Sanità Pubblica stanno aggravando giorno dopo giorno. Ma, soprattutto, un’ulteriore spinta a rafforzare le nostre prossime azioni di protesta con modalità ancora più incisive”.

“Un’adesione così ampia – afferma Alessandro Vergallo, Presidente Nazionale AAROI-EMAC –, ancora in fase di accertamento in attesa dei risultati di fine giornata, è sorprendente, considerando anche che diverse Aziende, sebbene diffidate in anticipo, hanno messo in atto azioni a nostro avviso antisindacali, contro cui, valutata la sussistenza di illeciti in casi specifici, nei prossimi giorni agiremo anche per vie legali. Di fronte ad un simile risultato, crediamo – conclude Vergallo – che il Governo e le forze politiche tutte non possano far finta di non sentire. Ci aspettiamo quanto prima un riscontro. Nell’attesa, non abbiamo intenzione di rimanere fermi: sono già in fase organizzativa altre iniziative di protesta a partire dal prossimo mese di gennaio”.

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