Da Bologna a Latina, l’attività dei militari del Nucleo Anti Sofisticazioni è sfociata in quattro segnalazioni all’Autorità Giudiziaria

Quattro segnalazioni all’Autorità Giudiziaria. Questo il bilancio dell’attività svolta negli ultimi giorni dai Carabinieri del Nucleo Anti Sosfisticazioni sul territorio nazionale per la tutela della salute.

I NAS di Bologna, in particolare, hanno deferito alla Procura di Forlì una donna, accusata di esercizio abusivo della professione di dietologo e nutrizionista. Il tutto mediante la prescrizione di diete alimentari, indirizzate a pazienti con problemi di sovrappeso.

Sempre a Bologna, a seguito di un controllo igienico-sanitario presso lo studio di un massofisioterapista ed osteopata, i militari hanno sottoposto a sequestro amministrativo 50 confezioni di prodotti cosmetici. Recavano, infatti, etichette non conformi in quanto prive delle indicazioni obbligatorie previste dalla normativa (data di durata minima, numero del lotto del fabbricante, elenco degli ingredienti etc.).

I carabinieri del nucleo di Latina, invece, nell’ambito di controlli sull’illecita commercializzazione di prodotti on-line, hanno deferito una donna alla Procura della Repubblica di Catania. L’indagata è accusata di aver esercitato abusivamente la professione di farmacista. Nello specifico avrebbe importato illegalmente dall’estero, e successivamente messo in vendita online, di 1000 confezioni di farmaci per la terapia della disfunzione erettile.

A Parma, invece, al termine di alcuni accertamenti effettuati presso una scuola della provincia di Reggio Emilia, i militari del NAS ha deferito in stato di libertà tre persone. Uno degli indagati è il padre di due studenti minorenni. E’ accusato di aver prodotto e presentato alla direzione didattica della scuola una falsa autocertificazione, con la quale attestava la condizione di esonero, omissione e/o differimento delle vaccinazioni relativamente ai suoi figli.

Le altre due persone segnalate all’A.G. sono le madri di due bambine. Queste avevano falsamente dichiarato di aver presentato alla propria USL una richiesta di prenotazione per vaccinare le proprie figlie.

 

Leggi anche:

TRUFFA CONTINUATA E AGGRAVATA, NEI GUAI DIPENDENTE DELL’ASL DI BRINDISI

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui