All’Ospedale Sant’Elia di Caltanissetta sei medici rinviati a giudizio per aver rimandato intervento su una 29enne, poi deceduta al nosocomio nisseno

Nuovo caso di malasanità in Sicilia, questa volta a Caltanissetta. Sei medici rinviati a giudizio avrebbero, a causa di presunte negligenze, causato la morte di una giovane nel 2012. Dopo il ricovero a seguito di un incidente stradale all’Ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, Viviana Meli – 29 anni, originaria di Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento – avrebbe dovuto essere operata per un’emorragia, ma i medici rimandarono l’intervento, eseguendo invece un’osteosintesi del tutto rinviabile. La ragazza morì poco dopo per le complicazioni dell’incidente.
Secondo l’accusa, infatti, “nonostante emergesse un quadro di grave emorragia, con altre complicanze, questa non veniva trattata”. E il decesso della giovane, pare proprio sia avvenuto a causa di un’emorragia complicata da “coagulazione intravascolare” che non venne trattata subito.
I medici rinviati a giudizio decisero di rimandare l’intervento e, tale negligenza, che di fatto aveva portato i sanitari a trascurare il quadro clinico della giovane, aveva fatto sì che questi si concentrassero invece su un’operazione al femore che, nelle condizioni della giovane, poteva essere rimandata.
A distanza di quattro anni e mezzo da quel 14 settembre del 2012, la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio, per l’accusa di omicidio colposo, di sei medici dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta. All’udienza preliminare, che si è svolta l’8 giugno scorso, si è giunti dopo che per ben due volte i difensori dei familiari della ragazza, gli avvocati Francesco Scopelliti e Loredana Gueli, si erano opposti alla richiesta della Procura di chiudere il caso.
La richiesta di rinvio a giudizio, invece, è stata firmata dal pm Sofia Scapellato per Salvatore Amico, Giovanni Zuccalà, Carla Cammarata, Michele Palumbo, Angelo Santamaria e Salvatore Luigi Asaro, tutti in servizio all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta nei reparti di pronto soccorso, ortopedia, urologia e rianimazione.
La ragazza era stata trasportata all’Ospedale di Caltanissetta in elisoccorso, a seguito del grave incidente stradale frontale in cui era rimasta coinvolta sulla statale 115, incidente per il quale è stata rinviata a giudizio anche Caterina Amico, 35 anni, che guidava l’auto a bordo della quale si trovava la ragazza al momento del frontale.
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