Il trattamento per il dolore alla spalla è squisitamente riabilitativo, coadiuvato dal trattamento farmacologico. Nel caso di lesione dei tendini allora si può pensare anche all’intervento.

Come promesso la scorsa settimana, oggi il secondo articolo di cinque che parla della spalla.

Quando la tua spalla ha un dolore sordo, generalizzato, continuo, che di notte ti sveglia anche per i più piccoli movimenti, con molta probabilità i tendini di alcuni distretti muscolari sono infiammati o addirittura lesionati.

Altri segni distintivi di questa patologia sono il senso di pesantezza avvertito, la diminuzione della forza e la difficoltà/incapacità a eseguire semplici movimenti come inserire la 5 marcia dell’auto o riporre i piatti nella credenza.

Tra le cause maggiori in ordine di frequenza abbiamo: il sopraggiungere dell’età, un erroneo utilizzo della spalla, problematiche metaboliche come il diabete, i microtraumi ripetuti e infine un cattivo utilizzo dei muscoli del collo e delle spalle che predispongono a un uso non corretto dell’articolazione della spalla.

Il trattamento è squisitamente riabilitativo, coadiuvato dal trattamento farmacologico. Nel caso di lesione dei tendini allora si può pensare anche all’intervento.

La fisioterapia prevede l’utilizzo della terapia fisica come Laser, ultrasuoni e veicolazione per elettroporazione di sostanze medicamentose anti-infiammatorie. Contestualmente è di fondamentale importanza il ripristino di un corretto setting di movimenti. Infatti questa patologia è caratterizzata principalmente da un non corretto utilizzo dei muscoli della scapola.

Questa area del corpo infatti viene definita il CORE del problema! La rieducazione quindi, contrariamente a quanto pensano molti, si rivolge principalmente al ricondizionamento motorio della scapola a opera dei muscoli che ad essa arrivano e da essa partono!

Le caratteristiche della riabilitazione sono quindi la diminuzione del dolore, la rieducazione dei movimenti della scapola e l’attento, a volte manicale, controllo del fisioterapista nei confronti dei tuoi movimenti.

Oggi ti consiglio un esercizio fondamentale per la riduzione della sintomatologia: l’esercizio del pendolo.

L’esercizio di seguito descritto è caratterizzato da una componente motoria, la posizione proposta, e da una componente ipnotica. Segui attentamente le mie indicazioni e riuscirai a controllare la tua sintomatologia.

Posizionati di fronte ad un tavolo, poggia su di esso la mano dell’arto sano, inclina il tuo busto in avanti di almeno 45°. A questo punto lascia pendolare l’arto dolente per un paio di minuti. In questo tempo però devi concentrarti nel rilassare il più possibile tutta la muscolatura.

Chiudi gli occhi ed immagina una luce che illumina la tua mano e, più la illumina più essa si rilassa. Poi la luce sale lentamente lungo l’avambraccio e anche questo si rilassa progressivamente. È la volta del braccio e quando la luce è arrivata alla spalla sentirai il tuo arto superiore quasi completamente rilassato.

Infine la luce si propagherà anche sulla scapola e quindi avvertirai veramente un piacevole effetto di rilassamento e di diminuzione del dolore. Mantieni questo stato con piccole oscillazioni per un paio di minuti.

Al termine dell’esercizio prima di riaprire gli occhi esegui un paio di respiri profondi. Poi apri gli occhi e torna alle tue faccende ma in una migliore condizione di benessere!

Dr. Paolo Scannavini
pscannavini@gmail.com
Fisioterapista e Kinesiologo

 

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