Gli italiani sono sempre più consapevoli dell’utilità delle polizze sanitarie, anche se la maggior parte della spesa privata in sanità è ancora a carico delle famiglie

Oscillano tra i 475 e i 1400 euro le polizze sanitarie offerte dalle principali compagnie assicurative italiane. Se la copertura comprende anche ricoveri, accertamenti diagnostici, analisi di laboratorio e visite specialistiche il premio per nucleo familiare è compreso tra i 1.100 e i 2.750 euro. I massimali di copertura, invece, variano dai 100 mila ai 500 mila euro l’anno. E’ quanto emerge da una simulazione sulla spesa privata in sanità effettuata da Rbm Assicurazione Salute per conto di MF – Milano Finanza.

Per l’amministratore delegato della società, Marco Vecchietti, “la sanità integrativa diviene sempre più necessaria per assicurare il finanziamento dei nuovi bisogni di cura degli italiani”.

Nel nostro Paese, infatti, la salute occupa un posto sempre più rilevante nella scelta di investimenti  a lungo termine. La spesa sanitaria privata, secondo il Rapporto Osservasalute, ha raggiunto nel 2015 quota 588,10 euro pro capite. Dal 2002 si registra su questo fronte un andamento crescente a un tasso medio dell’1,8 per cento.

Il trend è destinato ad aumentare ulteriormente, in parallelo con l’invecchiamento della popolazione. Tale fenomeno infatti pone il problema della cronicizzazione delle malattie, oltre che di una maggiore dipendenza dall’utilizzo dei farmaci. Non a caso, tra le principali voci di spesa figurano proprio quelle legate al Long care term.

Quest’anno si prevede che la spesa per la sanità privata supererà i 40 miliardi.

Di tale cifra solo una piccola quota, attualmente, è mediata dai fondi assicurativi, mentre la gran parte è a carico diretto delle famiglie.

“Purtroppo per troppo tempo la diffusione nel nostro Paese delle polizze sanitarie è stata frenata da persistenti pregiudizi di natura ideologica –  evidenzia Vecchietti su MF -. Ma ora i cittadini stanno prendendo sempre più coscienza dell’utilità di questi strumenti e cercano di identificare i prodotti più adatti alle proprie esigenze. In quest’ottica sarebbe importante che le istituzioni promuovano un’adeguata informazione sul settore spiegando a tutti regole ed opportunità”.

 

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