Eseguito in simultanea a Padova un duplice trattamento su fegato e polmone con termoablazione a microonde

Padova applica una duplice procedura su doppio e diverso organo, mettendo in campo l’alta temperatura per trattare le metastasi al fegato e al polmone. Si chiama termoablazione a microonde e consiste nell’utilizzo del calore per distruggere le cellule tumorali. La tecnica, totalmente mininvasiva, è stata eseguita per via percutanea, arrivando direttamente all’organo malato in modo rapido. La guida dell’imaging strumentale (TAC, ecografia) ha permesso di mirare e centrare il bersaglio con precisione attraverso la cute con l’inserimento di un semplice ago.
I medici dell’Azienda ospedaliera del capoluogo di provincia veneto hanno dimostrato di delineare una possibilità di cura totalmente meno invasiva rispetto alle metodiche standard. Il Prof. Emilio Quaia Direttore dell’Istituto di Radiologia dell’AOPD con i giovani radiologi che sono stati gli attori principali del prestigioso intervento, hanno scelto per la terapia questa strada innovativa: “La procedura di termoablazione combinata, ha permesso di trattare la paziente con una semplice seduta interventistica, effettuata con successo su due organi differenti, in susseguenza e con un ricovero di soli due giorni e senza alcuna complicanza”. Ha collaborato col team interventistico l’equipe di anestesisti, personale tecnico, infermieristico e sanitario.

La paziente aveva metastasi al fegato di circa 4 cm e metastasi al polmone di circa 1 cm originate da un tumore al colon, curato.

Dopo aver somministrato l’anestesia locale, attraverso guida ecografica si è potuto individuare perfettamente il bersaglio, centrandolo con l’ago da termoablazione. Questo ha provocato un campo sferico riscaldando le cellule tumorali, portandole a distruzione in necrosi coagulativa. A questo punto, la collaborazione vigile della paziente, ha permesso ai clinici, sotto guida tomografica con imaging (ECO/TAC), di centrare perfettamente il nodulo polmonare. Dopo minima sedazione, perché la paziente non sentisse dolore, i Radiologi Interventisti hanno effettuato lo stesso procedimento della prima fase con termoablazione della metastasi polmonare.
Il trattamento delle due fasi, durato complessivamente circa 1 ora e mezza, si è concluso con un controllo TAC con mezzo di contrasto. L’accertamento ha constatato la devitalizzazione delle metastasi in entrambi gli organi. Nel tempo verranno naturalmente sostituite da tessuto cicatriziale.
La paziente ha tollerato bene la duplice procedura senza complicanze. Si sono potuti necrotizzare i noduli metastatici di circa 4 cm nel fegato e di circa 1 cm nel polmone che normalmente sarebbero stati invece affrontati con la chemio o con la radioterapia, cure comunque molto più pesanti e difficili da sopportare per la paziente di 84 anni, già provata dalla malattia e dal primo ciclo di chemioterapia. In 48 ore è stata dimessa dal ricovero. La seduta interventistica è avvenuta all’inizio di questo mese.
 
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