L’uomo è giunto in Pronto soccorso lucido e cosciente. L’incidente mentre puliva la propria balestra

E’ un intervento senza precedenti quello realizzato alcune sere fa all’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Un uomo di quarant’anni è giunto in Pronto soccorso con un dardo che gli trapassava il collo da parte a parte, senza alcuna conseguenza apparente. Il paziente sveglio, lucido e cosciente, parlava regolarmente e ha raccontato che la freccia metallica gli si era conficcata accidentalmente a metà del collo mentre in casa lui stava pulendo la propria balestra.
L’uomo è stato sottoposto subito a una Tac spirale 64 in tridimensione e a una angiotac spirale. Gli accertamenti hanno riscontrato che il dardo per una serie di fortunate coincidenze aveva risparmiato la trachea, l’esofago, la laringe e le corde vocali, passando ad un solo millimetro dalla carotide. Aveva perforato l’arteria tiroidea superiore, che però era occlusa con effetto tappo dalla presenza del corpo stesso del dardo nel vaso sanguigno, ed aveva fratturato la sesta vertebra cervicale, senza lesionare il midollo spinale, da dove usciva posteriormente per circa 8 cm..
Portato immediatamente in sala operatoria, il paziente, da sveglio e semplicemente sedato dall’anestestista è stato sottoposto a un delicatissimo intervento dall’elevato livello di rischio. L’operazione, effettuata dall’otorinolaringoiatra Massimo Capricci, coadiuvato dal chirurgo vascolare Luca Di Molfetta, ha visto i medici svitare dapprima la punta del dardo per poi successivamente sfilarlo dall’interno del collo.
A quel punto il paziente è poi stato intubato dall’anestesista e gli è stata prontamente suturata l’arteria tiroidea rotta, che precedentemente non aveva perso troppo sangue proprio per la presenza della freccia stessa che la occupava. L’operazione è tecnicamente riuscita. Successivamente l’uomo è stato trasferito in Rianimazione e gli è stata fatta una tracheostomia temporanea per mettere in protezione ed in sicurezza le vie aeree. Il decorso post operatorio è regolare. Il paziente ora è ricoverato nel reparto di degenza e sta meglio, mangia e parla e nei prossimi giorni verrà dimesso.

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