Nel caso del tredicenne curdo morto in ospedale dopo un incidente in carrozzina, ci sono 10 medici iscritti nel registro degli indagati

Sono dieci i medici dell’ospedale di Bolzano iscritti nel registro degli indagati per la morte – avvenuta tra sabato e domenica – di Adan, il tredicenne curdo morto in ospedale dopo un incidente in carrozzina.
Il tredicenne curdo morto in ospedale era originario di Kirkuk in Iraq, ed era giunto con la sua famiglia da pochi giorni in Alto Adige.
La richiesta di asilo della famiglia, in un primo momento, era stata respinta dalla Svezia.
Adan soffriva di distrofia muscolare. Venerdì è caduto dalla sedia a rotelle, fratturandosi entrambe le gambe.
Ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale San Maurizio, le sue già precarie condizioni di salute si sono aggravate ed il ragazzo è morto.

Un dramma nel dramma per questa famiglia di profughi che era in Italia solo da pochi giorni.

Dopo il suo incidente, i medici di vari reparti si sono occupati del ragazzo in diversi momenti durante i suoi ricoveri.
Gli avvisi di garanzia per omicidio colposo, è stato precisato, costituiscono dunque un atto dovuto per consentire ai medici di nominare consulenti di parte in vista dell’autopsia che sarà effettuata nei prossimi giorni.
L’inchiesta aperta dalla procura di Bolzano segue due filoni.
Il primo comprende l’ipotesi di reato di omissione d’atti d’ufficio e la mancata accoglienza della famiglia in strutture ufficiali.
Il secondo è appunto quello per omicidio colposo, e riguarda i due ricoveri in ospedale del tredicenne curdo.
Intanto, sia il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher che l’assessore alla Salute e alle Politiche sociali Martha Stocker si sono detti “molto colpiti” dalla morte di Adan.

“Assieme al Comune, al Commissariato del governo e all’Azienda sanitaria avvieremo tutte le verifiche necessarie a capire i motivi che hanno portato a questo tragico evolversi della situazione”, hanno sottolineato in una nota Kompatscher e Stocker.

Nella vicenda intervengono anche i Verdi dell’Alto Adige, che sin dall’inizio hanno seguito il caso.
“Con incredulità e molta rabbia – scrivono – abbiamo appreso dalle volontarie di Sos Bozen la tristissima notizia della morte improvvisa questa notte di uno dei quattro figli della famiglia, un ragazzino diversamene abile, di 13 anni, dopo un incidente con la carrozzina avvenuto nella giornata di venerdì e il successivo ricovero che aveva messo in ulteriori difficoltà il già complicato stato di salute del ragazzino e le difficili condizioni di vita della famiglia”.
Sempre i Verdi hanno attivato una colletta grazie alla quale è stato possibile accogliere la famiglia che, precisano, “altrimenti avrebbe dovuto trascorrere altri notti all’addiaccio”.
 
 
 
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