La Food and Drug Administration americana ha approvato un nuovo farmaco per il trattamento della tuebercolosi resistente agli antibiotici

La notizia è stata riportata dall’ANSA. Il farmaco, efficace nel 90% dei casi potrebbe rappresentare una svolta nella cura della tubercolosi resistente. Il test è stato effettuato su circa 100 pazienti negli Stati Uniti e la sua efficacia sarebbe derivata dalla combinazione con altri due prodotti di natura antibiotica: bedaquiline e linezolid.

La tubercolosi (Tb) è una malattia infettiva e contagiosa, causata da un batterio, il Mycobacterium tuberculosis, chiamato comunemente Bacillo di Koch. Nella maggior parte dei casi interessa i polmoni ma possono essere coinvolte anche altre parti del corpo. Se non trattata la Tb può portare al decesso.

Oggi la Tb rappresenta ancora una delle 10 principali cause di morte nel mondo. Secondo i dati riportati da Epicentro, nel 2017, 10 milioni di persone nel mondo si sono ammalate di tubercolosi e la malattia ha portato 1,6 milioni di decessi.

I batteri che causano la tubercolosi possono sviluppare resistenze agli antimicrobici utilizzati per curare la malattia. La diffusione di trattamenti incompleti o non correttamente somministrati ha portato all’insorgenza di ceppi resistenti agli antibiotici.

La tubercolosi multi-resistente (MDR-TB) è, invece, una forma di tubercolosi causata da micobatteri diventati resistenti ai due farmaci più efficaci, l’isoniazide e la rifampicina e richiedono per la cura, terapie dette “di seconda linea”.

Il nuovo farmaco

A sperimentare il nuovo farmaco, che prende il nome di Pretomanid, è stata una organizzazione senza scopo di lucro, la TB alliance, dopo un lavoro durato sei mesi; e già a fine anno potrebbe giungere sul mercato americano.

Ancora non ci sono notizie, invece, di una possibile approvazione da parte dell’Ema, l’Agenzia europea per il farmaco.

Ad ogni modo, ha spiegato Mark Spiegelm, direttore della Tb Alliance –“ Il nuovo trattamento combinato – che ha dato i suoi risultati dopo 6 mesi di cure sperimentali – pare inoltre, avere la capacità di bloccare la contagiosità del batterio della tubercolosi poco l’avvio del trattamento. Sino ad oggi i trattamenti migliori per la tbc resistente funzionavano meno e duravano 18-30 mesi, richiedendo svariate iniziezioni”.

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