Nuovo possibile bersaglio terapeutico contro il tumore prostatico: quello di alto grado mostra una bassa espressione della nucleasi “protettiva” ENDOD1

Il cancro alla prostata (PCa) è uno dei più diffusi tumori maligni, al punto da essere la seconda causa di morte per cancro negli uomini dei paesi industrializzati.
Come si cura oggi
Esistono diversi tipi di approcci terapeutici, che includono la prostatectomia radicale, la radioterapia definitiva e la terapia con deprivazione di androgeni. Quest’ultima può favorire lo sviluppo di cellule di tumore prostatico resistente al trattamento “anti-ormonale” (castration resistant prostate cancer, CRPC), le quali spesso metastatizzano e conducono il paziente alla morte. E’ da qui che nasce l’esigenza di individuare nuovi biomarcatori e potenziali bersagli terapeutici implicati nella tumorigenesi e nella progressione del tumore prostatico.
Cos’è ENDOD1
Il dominio endonucleasi contenente 1 (ENDOD1) è un membro della famiglia delle nucleasi che idrolizza i legami fosfodiesterici degli acidi nucleici. Diverse evidenze scientifiche hanno dimostrato una sua implicazione nella tumorigenesi e nell’aggressività di diversi tumori. Lo studio di Jianguang Qiu et al. ha valutato il ruolo di ENDOD1 nel tumore prostatico (PCa).
Lo studio di Jianguang Qiu et al.
Nella ricerca di Jianguang Qiu et al. per valutare il ruolo di ENDOD1 nel tumore prostatico sono stati analizzati, mediante saggi immunoistochimici, 30 casi di iperplasia prostatica benigna (BPH) e 50 casi di PCa per individuare un’eventuale associazione con le caratteristiche clinico-patologiche. Le espressioni dell’mRNA e della proteina ENDOD1 sono state valutate con real-time PCR e analisi western blot nelle linee cellulari di PCa e di epitelio prostatico normale.
I risultati dello studio
I risultati hanno riportato punteggi di immunoreattività di ENDOD1 simili tra BPH e PCa di basso grado, mentre è stato osservato un valore di ENDOD1 minore nel PCa di alto grado. L’analisi dell’espressione dell’mRNA e della proteina di ENDOD1 ha rilevato dei livelli maggiori di espressione nelle linee cellulari di carcinoma prostatico androgeno dipendenti mentre sia l’mRNA che la proteina ENDOD1 risultano ridotti nelle cellule di tumore alla prostata androgeno indipendenti, ovvero quelle più resistenti alla terapia. L’aumentata espressione di questa molecola nelle prime induce un blocco proliferativo, arrestando il ciclo cellulare in G0/G1, e inibendo la migrazione e il processo di invasione cellulare. Differentemente, il silenziamento di ENDOD1 mediante siRNA promuove la proliferazione cellulare, la migrazione e l’invasione.
La portata della ricerca di Jianguang Qiu et al.
I dati che sono emersi da questa analisi indicano che ENDOD1 rappresenta un nuovo soppressore tumorale nel Pca. Ulteriori studi potrebbero confermare il suo ruolo nel carcinoma prostatico e suggerirlo come nuovo potenziale target farmacologico al fine di prevenire la progressione verso un tumore prostatico metastatico resistente alla deprivazione di androgeni.
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