Secondo un sondaggio, il 73% non si proporrebbe come portatrice. Tra i no, il 24% ritiene che sia una pratica non etica

Un argomento polarizzante, sul quale la stragrande maggioranza ha una posizione ben delineata; il 59% delle italiane, infatti, non ha dubbi e all’utero in affitto dice di no. Perché ritiene che le coppie non fertili dovrebbero preferire altre soluzioni (35%) o perché la ritiene una pratica non etica (24%).

utero in affittoTra chi si esprime a favore del sì (il 39%), invece, la maggioranza (27%) crede che debba essere una libera scelta delle coppie e della gestante, mentre il 12% approva la maternità surrogata in modo altruistico e non commerciale.

Solo il 2% si dichiara non abbastanza informato sull’argomento o dice di non averci mai pensato.

È il risultato di un sondaggio sull’utero in affitto condotto dal webmagazine DonnaClick, al quale hanno risposto 1.142 donne su oltre 2 milioni di lettrici della testata.

Più drastico, invece, il rifiuto nel proporsi come portatrice: il 73% delle donne intervistate per il sondaggio dice che non lo farebbe in nessun caso, mentre il 5% lo farebbe per soldi. Moventi più altruistici per il 10% che si direbbero disposte ad affittare il proprio utero per una persona cara, mentre c’è anche un 5% che si muoverebbe per pura generosità, quindi per aiutare una coppia sterile ad avere figli.

La situazione cambia leggermente se a chiedere di ricorrere all’utero in affitto fosse il marito: il 31% ammette che ci farebbe un pensiero, ma il 62% non cederebbe in nessun caso alla richiesta.

Se si volesse individuare i nodi di questo scetticismo, invece, bisognerebbe ricercarli nella paura di una mercificazione del corpo femminile (comune al 37% delle donne), mentre il 19% teme lo sfruttamento delle portatrici o anche la difficoltà di riuscire a elaborare una normativa efficace che regolamenti questa pratica (17%).

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