Cartabellotta: unico obiettivo degli emendamenti sull’obbligo dei vaccini è quello di tenersi ben stretta una consistente frangia di elettori

Il crescente dissenso sui social nei confronti della linea ‘morbida’ della ministra Grillo sui vaccini ha spinto le frange estreme a tentare uno scellerato colpo di coda. Il tutto senza curarsi delle conseguenze per la salute dei bambini. Questo il commento della Fondazione Gimbe in relazione alle polemiche suscitate dall’approvazione della proroga dell’obbligo vaccinale all’anno scolastico 2019-20.

“Nel contratto di Governo siglato da Lega e Movimento 5 Stelle – ricorda Gimbe – ai vaccini è dedicato un solo paragrafo”. Dal testo emergono tre intenzioni politiche fondamentali, a partire dalla garanzia delle necessarie coperture al fine di tutelare la salute dei singoli e della collettività. Le altre priorità sono rappresentate dal giusto equilibrio tra diritto alla salute e all’istruzione, nonché dalla tutela dei bambini al potenziale rischio di esclusione sociale.

“Il contratto di Governo – commenta Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – non contiene affatto posizioni anti-vax. Sicuramente annuncia un superamento della normativa vigente, ma non garantisce le rivoluzioni disinvolte richieste da una consistente frangia dell’elettorato, in primis l’abolizione dell’obbligo vaccinale”.

Con l’imminente avvio del nuovo anno scolastico, il ministro della Salute ha emanato una circolare per consentire l’ingresso a scuola con un’autocertificazione di avvenuta vaccinazione.

“Una linea – sostiene Cartabellotta – ritenuta ‘troppo morbida’ dalle frange più estreme del Parlamento”. Queste avrebbero “forzato la mano” approvando due emendamenti identici che posticipano all’anno scolastico 2019-2020 l’effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie come requisito per l’ammissione alle scuole dell’infanzia.

“Purtroppo – puntualizza Cartabellotta – gli strumenti che la politica sta mettendo in campo dimostrano che la scienza non riveste alcun ruolo in queste decisioni”. Per il Presidente Gimbe “è evidente che l’unico obiettivo degli emendamenti è quello di tenersi ben stretta una consistente frangia di elettori”. Il tutto “nonostante il franco dissenso espresso anche da numerosi parlamentari della maggioranza”.

In questo “contesto surreale di mancato rispetto dei ruoli istituzionali”, “all’assordante silenzio del premier Conte fanno eco solo i convergenti proclami dei suoi vice”.

“Per fortuna – evidenzia Cartabellotta – il tempo gioca nell’interesse della salute dei bambini italiani. Con le imminenti ferie parlamentari il riveduto Dl Milleproroghe, in scadenza il 24 settembre, potrebbe non essere approvato prima dell’inizio dell’anno scolastico. Rimane, in ogni caso, l’amara consapevolezza – conclude – che la ricerca spasmodica del consenso elettorale, il mancato rispetto dei ruoli istituzionali e il totale disinteresse per dati ed evidenze scientifiche rappresentano una miscela letale per la salute delle persone”.

 

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