Si parla molto in questi giorni del papilloma virus (HPV) e del successo del vaccino come dimostrato dallo studio eseguito negli USA, mentre l’Italia resta indietro. Responsabile civile ha chiesto al dott.Mauro Paccosi, specialista in ginecologia all’Ospedale Santo Spirito di Roma, di parlarci dei rischi connessi all’HPV e dell’utilità del vaccino.

“L’HPV è un virus  a DNA  a trasmissione umana con bersaglio le cellule epiteliali.” Spiega Paccosi. “Infetta l’ uomo sulla cute (es verruche volgari ) il collo dell’utero ( infezione, e qui nasce il vero problema: neoplasie), altri epiteli ( es pene, laringe, regione anale ecc ove sembra anche quì essere causa di neoplasie )”.

Come si contrae la malattia?
M.P. Per quanto riguarda l’infezione da HPV genitale si contrae tramite rapporti sessuali. Sono a rischio i rapporti vaginali, anali e, in misura inferiore, orali

Quali sono le cure usate contro il virus?
M.P. L’HPV non viene “curato ” nel senso che non esiste un farmaco che combatta l’ infezione. Si può prevenire l’ infezione di determinati ceppi con l’ apposito vaccino. Questo è specificatamente indirizzato verso i ceppi virali che sono più rischiosi per lo sviluppo di cancro al collo dell’utero. In parte ( non certo ) anche in presenza di infezione il vaccino può svolgere un effetto curativo nel senso di stimolare la reazione immunitaria ad eliminare il virus.
L’ organismo comunque reagisce contro l’ infezione da HPV; nel tempo questo può eliminare il virus. Solo in una bassa percentuale di casi la infezione progredisce verso una malattia. L’ infezione come tale non si cura, ma la malattia quando si sviluppa ( alterazione pre-neoplastica o neoplasia). Il vaccino è indicato solo nelle femmine. Non è utilizzato nel maschio anche se probabilmente sarebbe efficace per ridurre il virus in circolazione nella popolazione. Ciò che ne impedisce l’ uso è l’ alto costo.

Quali rischi corre, se ne corre, chi ha già contratto l’infezione?
M.P. Chi ha contratto il virus ( parliamo solo di infezione genitale nelle donne, altrimenti il discorso diviene impossibile perché troppo ampio) deve controllarsi periodicamente con il pap test e, se si riscontrano lesioni cellulari, con eventuali approfondimenti clinici: colposcopia e biopsia. Se la lesione ha una certa progressione ( detta CIN 2 o 3, il CIN 1 va solo tenuto sotto controllo), va asportata ( conizzazione). In presenza di una vera e propria neoplasia si deve ovviamente operare.

Un’adeguata attività di sensibilizzazione può essere utile per spingere alla vaccinazione?
La vaccinazione è gratuita per le adolescenti ed è importante partire col sensibilizzare i medici (pediatri, medici di famiglia, e persino i ginecologi) che ancora troppo poco spingono per il vaccino, le famiglie e le scuole. Il vaccino è sicuramente utile e non pericoloso. Purtroppo c’è molta presunzione e diffidenza alimentata dallo spirito allarmista e “complottista ” generato da masse di idioti in rete che produce danni enormi!
Il vaccino in se è specifico contro 3 o 4 tipi di ceppi virali, i più aggressivi. Probabilmente protegge anche da ceppi virali molto simili. Ora siamo in attesa di un nuovo vaccino che comprenda più ceppi virali, il GARDASIL 9

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