Intanto il Congresso Fimmg di ottobre dovrà risolvere il nodo della gestione ordinaria dopo le dimissioni del proprio leader

Preoccupazione. Questa la parola ribadita da tutti i principali sindacati di area medica in merito alla vicenda Enpam Sicura, che ha portato alle dimissioni del segretario della Fimmg, Giacomo Milillo. Dopo il Sindacato Medici Italiani anche lo Snami ha dichiarato di seguire con grande attenzione le questioni che riguardano l’Ente previdenziale dei medici e le società ad esso connesse. La stessa attenzione che aveva portato l’associazione sindacale a promuovere un’azione giudiziaria al TAR del Lazio nei confronti della costituzione di Enpam Sicura, a seguito della quale i ministeri vigilanti si erano espressi negativamente nei confronti della costituzione stessa, con la conseguente decisione dell’Enpam di mettere in liquidazione la società appena fondata.

“Lo Snami – fa sapere il sindacato – seguirà come sempre, a tutela dei propri iscritti e dei medici tutti, le vicende riguardanti la cassa previdenziale, non facendo sconti di nessun genere e a nessuno qualora fossero poste in essere operazioni poco chiare nella gestione del nostro ente previdenziale”.

E preoccupazione è stata espressa anche da Fp Cgil Medici, Cisl Medici, Uil Medici e Simet che, in una nota congiunta a firma dei rispettivi vertici sullo scontro in atto nella Fondazione, sottolineano la necessità di cambiamenti in termini di trasparenza e di chiarezza, senza più confusione di ruoli e di responsabilità.

“Riponiamo la massima fiducia nell’operato imparziale e giusto della magistratura – dichiarano Massimo Cozza, Biagio Papotto, Roberto Bonfili e Mauro Mazzoni – e auspichiamo anzitutto che le dichiarazioni forti di queste ore lascino il posto a toni più morbidi, perché ci piacerebbe che la vicenda si risolvesse in una composizione pacifica e – ancorché sgradevolissimo – lasciasse solo il ricordo di un brutto episodio. Ma avremmo certo preferito – perdonate l’ovvietà – che non si arrivasse a questo”.

I leader sindacali, dopo aver sgomberato il campo da “possibili e meschine sensazioni di giubilo” per una vicenda “triste per chi la vive con il fardello di pesanti accuse contro, e triste allo stesso modo per chi la subisce, anche solo come semplice medico iscritto”, ricordano come da anni avessero suggerito una più marcata divisione di ruoli e responsabilità, una maggiore partecipazione alle elezioni degli ordini, una maggiore trasparenza negli atti, “così da coinvolgere in modo virtuoso tutti i colleghi, anziché detenere il potere in poche mani, ingenerando sospetti, gelosie e sanguinose faide”.

“È arrivato, infine, il tempo – concludono i sindacalisti – di scrivere un codice etico tra chi rappresenta i medici negli ordini, nell’Enpam e nell’Onaosi, e nei sindacati, che affronti in primo luogo la questione delle incompatibilità e dei tetti alle retribuzioni, a tutela di tutti i medici. Ascoltate anche noi, da oggi, per non darci ragione amaramente domani”.

Intanto le dimissioni di Giacomo Milillo da segretario “plenipotenziario” Fimmg aprono il problema della gestione del sindacato in attesa che venga convocato, nel termine di 60 giorni previsto dallo Statuto, un Congresso ad hoc per l’elezione del successore. Una questione di prioritaria importanza in un momento delicato caratterizzato, in primis, dalle trattative per il rinnovo dell’Acn. Il Congresso non elettivo in programma a Cagliari a partire dal prossimo 3 ottobre, avrà la priorità di sciogliere questo nodo che lo stesso Milillo, nella lettera in cui rimette il mandato, ha demandato all’Assemblea.

- Annuncio pubblicitario -

LASCIA UN COMMENTO O RACCONTACI LA TUA STORIA

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui