Ma 80 cittadini su 100 non dispongono di forme sanitarie integrative e più del 90 per cento è privo forme pensionistiche complementari

In Italia 12 milioni di persone, il 18% della popolazione, beneficiano di una copertura integrativa per la propria salute. Le tutele si concentrano quasi esclusivamente nel mondo del lavoro dipendente dove oltre un lavoratore su due gode di assistenza sanitaria integrativa (55%). Va peggio per la previdenza complementare, con il 38% dei lavoratori iscritti a una forma previdenziale aggiuntiva. Spazi di integrazione ampi si presentano nel settore del lavoro autonomo, fatta eccezione per l’area dei liberi professionisti che, nella quasi totalità dei casi, sono protetti mediante polizze sanitarie collettive.

Sono alcuni dati illustrati da Federmanager, Assidai e Rbm Salute in occasione del lancio della campagna di prevenzione ‘Manager in salute’, che per tutto il mese di giugno consentirà a tutti gli iscritti Assidai – Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa Dirigenti Aziende Industriali – di prenotare e usufruire, senza alcun costo aggiuntivo, di un test cardiovascolare da sforzo (ecg sotto sforzo) e di un controllo bioimpedenziometrico, che permette di misurare l’idratazione dell’individuo e il corretto bilanciamento tra la massa grassa e quella magra.

L’iniziativa è stata occasione per rimarcare come oltre l’80% degli italiani non dispone di una forma sanitaria integrativa e più del 90% è privo di una forma pensionistica complementare; in tale contesto mancano protocolli tra pubblico e privato per la prevenzione delle patologie più diffuse, per le visite specialistiche e per le prestazioni di alta diagnostica. “Uno degli ambiti in cui il cosiddetto ‘secondo pilastro’ può intervenire a beneficio del sistema salute – ha sottolineato il presidente di Federmanager, Stefano Cuzzilla – è proprio quello della prevenzione sanitaria, rispetto al quale l’Italia patisce un deficit di investimenti. Per questo scegliamo di incentivare, sostenendone i costi, iniziative che inducano i cittadini a sottoporsi per tempo ai controlli utili e a interpretare la salute non come qualcosa di cui preoccuparsi solo quando viene a mancare”.

Per il presidente di Assidai, Tiziano Neviani, “Manager in salute” rappresenta “un’importante occasione per i nostri iscritti per monitorare gratuitamente il proprio stato di salute”. Soddisfazione espressa anche dall’ad di Rbm Salute, Marco Vecchietti: “La prevenzione è ormai una priorità per tutti. L’Oms ha evidenziato come, soprattutto in Europa, le principali cause di mortalità, morbosità e invalidità sono collegate alle Malattie Croniche Non Trasmissibili, la cui incidenza potrebbe essere fortemente contenuta attraverso il ricorso alla prevenzione primaria. Le evidenze del recente Rapporto dell’Università Cattolica di Milano ‘OsservaSalute’ mostrano come il nostro Paese stia riducendo gli investimenti in questa direzione. È quindi fondamentale continuare a finanziare la prevenzione primaria puntare sui fondi integrativi e sulle polizze sanitarie, che possono garantire una miglior tutela della salute delle persone”.

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