Approvato alla Camera un ddl che, per i casi di anziani truffati al telefono, introduce il reato di frode patrimoniale a danno di soggetti vulnerabili.

Dovrà passare anche in Senato per diventare legge, il ddl che modifica il codice penale, e prevede una fattispecie che tutela agli anziani truffati, anche al telefono. Con la proposta di legge, infatti, si introduce l’art. 643-bis, che disciplinerà il delitto di frode patrimoniale a danno di soggetti vulnerabili, in ragione dell’età avanzata. Sono previste pene aggravate per le frodi telefoniche. I casi di anziani truffati al telefono, appunto.
La nuova legge prevede delle modifiche al reato di frode all’anziano, previsto nel codice penale. Dopo l’approvazione, infatti, il delitto comporterà la confisca dei beni che ne costituiscono il profitto o il prezzo. Inoltre, sarà obbligatorio l’arresto il flagranza e l’applicazione della custodia cautelare.

Il nuovo delitto

Si tratta di un nuovo delitto, punibile con una pena che prevede la reclusione da due a sei anni, e con la multa da 400 a 3000 euro. Ed è rivolto a punire chiunque, con mezzi fraudolenti, spinga una persona che versi in situazioni di vulnerabilità, fisica e psichica, in ragione dell’età avanzata, a dare o promettere indebitamente a sé o ad altri denaro, beni o altra utilità.
Perché la fattispecie astratta si consolidi in concreto, sarà necessario che i fatti avvengano nell’abitazione del soggetto considerato vulnerabile. Oppure in altro luogo di privata dimora, dentro o vicino ad uffici postali o sedi di istituti di credito, nei luoghi di cura o di ritrovo di persone anziane, o ancora nelle case di riposo.
Un altro modo perché la fattispecie si verifichi è quello che prevede la simulazione di un’offerta commerciale di beni o servizi.

La pena

È, inoltre, prevista un’aggravante che implica l’aumento di pena fino a un terzo, se il fatto è commesso con l’utilizzo di strumenti telefonici, informatici o telematici ovvero. Oppure posto in essere avvalendosi di dati della vita privata della persona offesa, acquisiti con frode o senza il suo consenso.
Invece, se non si assolverà l’obbligo di risarcimento del danno o alla restituzione dei beni sottratti, al soggetto leso, non si potrà ottenere la sospensione condizionale della pena. È previsto, inoltre, un inasprimento di pena per il reato di circonvenzione d’incapaci.
L’asticella della reclusione si alza dagli attuali 2 anni fino a 6, a 2 anni fino a 7. E prevede una multa da euro 1.302 a euro 3.500. E verranno applicate le medesime regole per la sospensione condizionale della pena.
 
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