Secondo l’Ocse che ha stilato il rapporto Panorama della Salute 2017, l’Italia sarebbe al quarto posto al mondo per aspettativa di vita

L’Italia è al quarto posto per aspettativa di vita, con 82,6 anni nel 2015. A dichiararlo è l’Ocse, l’organismo internazionale per lo sviluppo e la cooperazione economica nel rapporto.
Nel suo rapporto Panorama della Salute 2017 (“Health at a Glance”) pubblicato oggi, il nostro paese figura al quarto posto come aspettativa di vita, dimostrando quante sfide attendono l’Italia dinanzi a una popolazione sempre più vecchia.
Il paese spende, secondo Ocse, 3.400 dollari l’anno pro capite per la salute, meno della media Ocse che è di 4.000 dollari e nel suo insieme la spesa sanitaria nella Penisola è pari all’8,9% del Pil, in linea con il 9% Ocse.

Il rapporto rileva, inoltre, che il sistema sanitario in Italia offre una copertura universale, con costi generalmente bassi rispetto ad altri Paesi Ocse.

A preoccupare sono invece le diseguaglianze tra le regioni.
“In un contesto di pesanti vincoli di bilancio dovuti alla crisi finanziaria – afferma il documento -l’Italia ha realizzato una riforma per ampliare i benefici dell’offerta sanitaria”.
Resta però la preoccupazione per le capacità delle singole regioni di assicurare un certo livello di servizi.
Per tale ragione, secondo il rapporto Ocse l’Italia – anche alla luce dell’alta aspettativa di vita – deve implementare la spesa sanitaria.

L’Ocse, inoltre, afferma che l’Italia è uno dei paesi peggiori in termini di introduzione di farmaci generici, con l’8% di valore e il 19% in volume.

Dati insufficienti, nonostante le politiche messe in campo per aumentarne la quota.
L’invito rivolto ai medici è quindi quello di consigliare il principio attivo, invece del marchio.
Ma ci sono anche degli aspetti positivi che riguardano l’Italia.
Il nostro Paese ha infatti un bassissimo livello di obesità. Quanto agli altri fattori di rischio, come il fumo o il consumo di alcool tra gli adulti – prosegue l’organizzazione – l’Italia resta “vicina alla media Ocse”.
 
 
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