Ancora violenza ai danni dei sanitari al Sud: a Catania un’ausiliaria è stata aggredita per aver detto a un paziente di non poter passare il triage. In Salento nel mirino un equipaggio del 118

“Andare a lavoro stamattina, non è stato affatto piacevole soprattutto se per aiutare gli altri alla fine ricevi violenza. Io me la caverò con un bel po’ di giorni di prognosi. Spero che questa persona, se così si può chiamare, che mi ha picchiata ingiustamente mentre svolgevo il mio lavoro venga punita dalla legge. Sono fiduciosa!”. E’ lo sfogo pubblicato su Facebook da un’ausiliaria del Pronto soccorso del Policlinico di Catania picchiata solo per aver detto al paziente che non poteva passare dal triage.
Sul caso è intervenuta la Fsi-Usae che condanna la vile aggressione. “Una vergogna – dichiara Calogero Coniglio, segretario regionale della Federazione Sindacati Indipendenti organizzazione costituente della confederazione Unione Sindacati Autonomi Europei”.
L’organizzazione rimarca come in seguito alle denunce presentate in passato fosse stato installato un sistema di allarme collegato direttamente alla Questura. Un bottone, che se pigiato faceva intervenire direttamente una pattuglia della polizia senza passare dal centralino e quindi guadagnando tempo. Il sistema , tuttavia, nel nuovo pronto soccorso del policlinico non sarebbe stato installato.

Sanitari nel mirino anche in Puglia.

L’Ordine delle professioni infermieristiche di Lecce segnala un’aggressione agli operatori del 118 avvenuta lo scorso 7 marzo. L’equipaggio era intervenuto per prestare soccorso in casa di una 83enne di un centro del Salento che si presentava in condizioni critiche dopo aver avvertito un malore, effettuando da subito le manovre di rianimazione.  Per tutta risposta,  i parenti avrebbero cominciato ad andare in escandescenze. In particolare avrebbero minacciato con una spranga di ferro l’infermiere, il soccorritore e l’autista. Successivamente si sarebbero scagliati anche contro il camice bianco arrivato sul luogo dell’evento, con l’auto medica, dopo pochi minuti.
“Tutto ciò – afferma Marcello Antonazzo , presidente provinciale dell’Ordine– lede la dignità del personale infermieristico rendendo più complicato e  difficoltoso lo svolgimento di  un pubblico servizio. Quest’Ordine è vicino a tutti i colleghi del 118 al fine di garantire una maggiore tutela professionale riservandosi di costituirsi parte civile in sede processuale”.
 
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