I controlli a campione su certificazioni e autocertificazioni sui vaccini hanno riguardato 1493 Istituti su tutto il territorio nazionale, per un totale di 55.700 verifiche

Sono 55 le false autocertificazioni sui vaccini per l’accesso a scuola rinvenute dai Carabinieri del Nas a seguito dei controlli effettuati nei giorni scorsi. Più specificamente, nel periodo compreso tra il 4 e il 14 settembre gli uomini del Nucleo anti sofisticazioni hanno passato al setaccio 55.700 documenti.

Il monitoraggio ha coinvolto 1.493 istituti scolastici ed educativi su tutto il territorio nazionale. Tra questi figuravano asili nido, scuole dell’infanzia, scuole primarie e istituti comprensivi di tutte le province.

L’obiettivo era il riscontro, a campione, della veridicità delle certificazioni ed autocertificazioni di regolare adempimento degli obblighi vaccinali dei minori presentate dai genitori presso le segreterie degli istituti scolastici con i dati in possesso delle competenti ASL.

L’attività dei Carabinieri si è fondata sulle indicazioni operative per l’anno scolastico 2018/2019 fornite dal Ministero della Salute e dal MIUR con la circolare n. 0020546 dello scorso 7 luglio recante: “Adempimenti vaccinali relativi ai minorenni di età compresa tra zero e sedici anni che frequentano le istituzioni scolastiche, formative e educative”.

“Allo stato, si sottolinea sul sito del ministero – sono stati riscontrati 55 episodi di acclarato falso documentale di autocertificazioni di regolarità della copertura vaccinale obbligatoria sottoscritte dai genitori”.

Di queste non è stato trovato riscontro documentale presso le ASL (o analoghe autorità sanitarie locali quali le ASSL, ATS, Aziende di Area Vasta, ASUI, ecc.).

I responsabili sono quindi stati deferiti alle locali Procure della Repubblica. La fattispecie di reato contestata – concludono i Nas – è il falso ideologico commesso da privato in atto pubblico”.

Il maggior numero di irregolarità è stato registrato in Campania, con 15 segnalazioni all’Autorità Giudiziaria su un totale di 789 documenti visionati. A seguire la Basilicata, con 12 segnalazioni su 1701 controlli a campione. Sette segnalazioni anche in Veneto e Sardegna, dove però il monitoraggio ha riguardato rispettivamente 4671 e 3263 documenti.

 

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