Studio rivoluzionario su bambini e autismo dà nuovi strumenti per una diagnosi precoce

Nuove e importanti novità nella ricerca su bambini e autismo. Una ricerca pubblicata sulla rivista “Science Translational Medicine”, condotto su un campione di 59 bimbi tutti ad alto rischio di sindrome autistica (poiché con un fratello maggiore autistico) ha dimostrato che, una risonanza alla testa a 6 mesi di vita, può evidenziare differenze nelle connessioni tra le diverse aree cerebrali nei bambini destinati a sviluppare disturbi dello spettro autistico e bambini che, invece, non avranno alcun sintomo.

La scoperta è stata effettuata da un gruppo di scienziati che, negli ultimi anni, ha portato avanti una serie di studi che dimostra come differenze anatomiche, strutturali e funzionali del cervello consentano di capire già nel neonato se negli anni a venire svilupperà un disturbo dello spettro autistico.

“Il nostro studio – ha spiegato il Dott. Joseph Piven, Thomas E. Castelloe Distinguished Professor of Psychiatry all’Università del North Carolina-Chapel Hill – mostra che i primi biomarcatori dello sviluppo del cervello potrebbero essere molto utili per identificare i bambini con il maggior rischio di sviluppare l’Autismo, prima che emergano i sintomi comportamentali”.

“In genere – prosegue Piven – la prima diagnosi del disturbo può essere fatta in un’età compresa tra due e tre anni. Ma, per quel che riguarda coloro che hanno fratelli autistici più grandi, il nostro approccio può aiutare a prevedere tale evenienza, nel corso del primo anno di vita”.

L’aspetto innovativo di questo studio su bambini e autismo, infatti, è che i ricercatori sono riusciti a predire con elevata accuratezza quali di questi bimbi avrebbero poi sviluppato il disturbo negli anni successivi. E dunque, sul campione di 59 bambini presi in esame, 11 hanno sviluppato un disturbo dello spettro autistico e, la risonanza magnetica alla testa, aveva già mostrato numerose differenze nelle connessioni nervose tra 230 aree neurali di questi bambini rispetto agli altri. In particolare, le aree in questione avevano una funzione precisa implicata nella malattia (linguaggio, socialità, comportamenti ripetitivi etc).

Non solo: l’aumento del tasso di crescita, nel primo anno di vita, era legato a un aumento del volume generale del cervello nel secondo anno di vita. In altre parole, è stato scoperto che uno sviluppo cerebrale eccessivo era correlato alla comparsa dei deficit sociali tipici dell’autismo. A quel punto i ricercatori hanno inserito questi dati – risonanza magnetica di volume, superficie e spessore corticale del cervello a 6 e 12 mesi d’età e il sesso dei bambini – in un programma sul computer, applicando l’algoritmo ricavato a un insieme separato dei partecipanti allo studio, al fine di identificare un modo per classificare coloro che hanno maggiori probabilità di sviluppare i sintomi dell’autismo a 24 mesi d’età.

La ricerca su bambini e autismo ha così evidenziato che, le differenze cerebrali a 6 e 12 mesi d’età nei bambini con fratelli maggiori con il disturbo, hanno predetto correttamente che 8 su 10 avrebbero soddisfatto i suoi criteri a partire dai due anni. “Questo significa che siamo potenzialmente in grado di identificare quei neonati che in seguito svilupperanno il disturbo, prima che i sintomi inizino a consolidarsi in una vera e propria diagnosi”, ha dichiarato Piven.

La speranza degli scienziati, adesso, è quella di mettere a punto un test multiplo basato sia sulla risonanza, sia su altri esami da somministrare a bambini a rischio (perché provenienti da famiglie in cui vi sono casi di autismo) per capire se avranno o meno il disturbo in futuro.

Una tecnica che, se efficace, avrebbe una portata rivoluzionaria in termini di diagnosi precoce.

“Più cose sappiamo sul cervello del bambino prima che compaiano i sintomi – conclude Piven – più saremo preparati ad aiutare i bambini e le loro famiglie”. È ormai infatti sempre più chiaro che quando si tratta di bambini e autismo, più l’intervento è precoce, maggiori sono le probabilità di trarne benefici.

 
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